La Bussola - Casazza
NUOVO ANNO PASTORALE 2013 - 2014

indice degli articoli:
"Carissimi": il messaggio del parroco
Don Faustino Guerini saluta la nostra Comunità
Il nostro grazie a Don Faustino
Nuova enciclica "LUMEN FIDEI"
Nuovo teatro parrocchiale
Radicati e fondati in Cristo
TEST dell’ESTATE 2013
Profili
Circolo culturale C.S.I. parrocchiale
Lettera Pastorale del Vescovo Luciano "Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi"
Associazione Pensionati Casazza
Oratorio Estate 2013
In vacanza col vangelo di Luca
GSO:il punto sportivo

Carissimi,

Inizia il mese di settembre e molti stanno rientrando dalle vacanze, dai viaggi, dopo un meritato riposo. Riprendono le scuole per i nostri ragazzi, il lavoro e gli impegni quotidiani, mentre la vita parrocchiale mantiene il suo ritmo essenziale e si apre con coraggio al nuovo anno pastorale.
Alcuni momenti forti si aggiungono alla storia di questa nostra Comunità, come anelli di una catena di generazioni che Dio, nella sua provvidenza fa andare e venire per la sua gloria e chiama al suo Regno.
La presenza in mezzo a noi di Don Faustino Guerini, che per cinque anni ha celebrato l’Eucaristia domenicale della sera, ci ricorda la sua distinta testimonianza sacerdotale che ci è stata donata anche in altre occasioni pastorali, in proposte intelligenti e delicate.
Ora, il nostro Vescovo gli affida un nuovo servizio ecclesiale e gli auguriamo, ringraziandolo di cuore, che il suo cammino sacerdotale sia ricco di ogni benedizione del Signore.
Domenica 1° settembre, alle ore 18.30, durante la “sua ultima “ S. Messa, saluteremo Don Faustino con riconoscenza e fraterna cordialità.
Un altro “anello” si aggiunge alla catena della nostra storia sacra e sarà il prossimo arrivo di Don Francesco David, nominato Presbitero Collaboratore della nostra Comunità, che prenderà dimora nei locali della Parrocchia. Don Francesco presiederà la celebrazione Eucaristica d’inizio, domenica 8 settembre, alle ore 10.30.
Sono certo che lo accoglieremo, in mezzo a noi, con gioia e fraternità, infatti, molti di voi già lo conoscono bene, essendo stato Curato dal 1963 al 1967, nella vicina Parrocchia di S. Bartolomeo.
I doni del Signore sono sempre meravigliosi ed imprevedibili, che a volte non sappiamo neppure apprezzare nella loro grazia; ma eccone un altro in arrivo: il nostro Vescovo Luciano, nella seconda domenica di ottobre, nostra festa Patronale, sarà presente, nel pomeriggio, alla inaugurazione degli ambienti di nuova ristrutturazione Oratorio-Teatro.
La fede è sempre veicolata dalla testimonianza di persone concrete e disponibili al progetto di Dio, che nel loro quotidiano vivono uniti a Cristo e al Suo amore.
Ciascuno ha la responsabilità di fronte al Signore di essere strumento docile o provocare scandalo con il proprio comportamento che svela o nega l’amore di cui siamo oggetto.
Una notte di tenebre si trasforma in luce di risurrezione per chi ha saputo accogliere e vivere la Parola di Dio. A tutti il mio augurio di“Pace e bene”

il vostro parroco,
Don GianMario

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DON FAUSTINO GUERINI saluta la nostra Comunità

Proprio in questi giorni, 5 anni fa, il Vicario Generale Mons. Francesco Beschi, mi chiamò per un cambiamento del mio servizio domenicale a supporto nelle feste e solennità di parroci ormai privi del vicario parrocchiale. Dopo le esperienze della Volta Bresciana e della Valvestino, ecco Maria Madre della Chiesa, comunemente detta Casazza.
Il pensiero è andato istintivamente, oltre alla vicinanza geografica, alla prima esperienza pastorale quando, giovane prete, ho passato 7 anni in una realtà speculare a questa. Ecco un quartiere periferico di Brescia, una realtà che, un tempo ricca di gioventù e giovani famiglie con problemi di appartenenza e aggregazione, ora fa i conti con il progressivo invecchiamento della popolazione e soprattutto con una veloce scristianizzazione delle coscienze.
La conoscenza, la condivisione e la collaborazione, prima con Don Evandro e, poi, con Don GianMario, è stata una esperienza arricchente; così diversi come temperamento e personalità, ma così ricchi di amore e ardore per la loro comunità.
Una relazione con i vostri pastori che mi ha testimoniato ancora una volta la bellezza della ricchezza, nella diversità, del presbiterio bresciano.
La mia presenza e il mio servizio sono stati molto limitati, quasi esclusivamente un servizio liturgico di celebrazioni eucaristiche e predicazioni omiletiche.
Proprio attorno all’altare a celebrare la nostra fede pasquale e ad ascoltare da discepoli la Parola di Dio noi ci riconosciamo comunità, stabiliamo legami di fraternità e troviamo la forza per essere “sale della terra e luce del mondo”.
Auguro a questa comunità parrocchiale e al suo parroco di coltivare e vivere sempre meglio la dimensione liturgica della vita cristiana, mezzo efficace di evangelizzazione e catechesi, e di cercare sempre il regno di Dio, affinché il “piccolo gregge” di Casazza possa essere per il quartiere in cui vive segno efficace di Cristo Signore, unico salvatore dell’umanità.
Con stima e riconoscenza
Don Faustino

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Il nostro grazie a Don Faustino

Quando mi hanno chiesto di dire due parole su don Faustino, l’istinto è stato di rispondere con una sua frase che ci ha ripetuto tante volte: “Il Cristianesimo non è una religione”.
Questa frase è l’emblema della sensazione di stupore che ho provato i primi tempi in cui don Faustino parlava alla nostra comunità, che fosse durante un’omelia o un incontro di catechesi; lo stupore di scoprire che, dopo quarant’anni abbondanti di partecipazione alla S. Messa e a varie esperienze spirituali , ho ancora tanto da scoprire e da imparare.
Di lui ho in effetti sempre apprezzato molto la precisione e la profondità con cui spiega il significato di ogni parola e di ogni immagine presente nel Vangelo, i riferimenti alla cultura del tempo di Gesù e le motivazioni di certe Sue frasi per riuscire a condurre i discepoli (di allora e di oggi) a seguire la Sua strada fino all’incontro gioioso col Padre.
Ricordo di aver notato le prime volte il suo amore verso quelle Parole che ci spiegava, non tanto con fare da “professore”, quanto da discepolo convinto e appassionato di Cristo (anche se poi, con l’andar del tempo, qualche stoccata da “professore” ce l’ha tirata!).
Con lui ho riscoperto l’importanza di non disgiungere mai l’Ascolto della Parola di Dio dall’azione, l’importanza della meditazione della Parola, che solo entrando nel nostro intimo può aiutarci a trasformare la vita e i gesti di ogni giorno. Mi ha permesso di capire che troppe volte ci lasciamo prendere dall’agitazione e dalla frenesia di dover svolgere qualche attività e ci dimentichiamo che solo rimanendo vicino a Cristo possiamo fare bene qualcosa e possiamo dare un senso a ciò che facciamo.

Laura

Da circa 5 anni don Faustino mi accompagna come guida spirituale in questo tratto di percorso della mia fede.
Gli incontri negli anni si sono infittiti, fino a raggiungere una frequentazione mensile e qualche volta bisettimanale.
Egli è il mio confessore e ciò mi permette di non “barare”, di compiere un lavoro e di crescere anche in quest’ambito.
La sua presenza è per me occasione di confronto sia riguardo a tematiche spirituali, sia riguardo a questioni famigliari e di attualità, e spesso si rivela un prezioso consigliere.
Fondamentale, per persistere in questo rapporto, è una stima reciproca e l’impegno da parte mia a seguire le indicazioni che mi offre, in linea con il percorso intrapreso.
Ritengo fondamentale che nella vita di ogni cristiano vi sia una figura di questo genere. La mia scelta è caduta su don Faustino, che probabilmente non avrei conosciuto se nel 2008 non fosse stato mandato alla nostra Parrocchia.

Veronica

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NUOVA ENCICLICA "LUMEN FIDEI"

Ogni volta che un papa promulga una Lettera Enciclica, esperti più o meno qualificati fanno a gara per spiegare quanto è in essa contenuto e precisare quali sono le linee che, a loro modo di vedere, caratterizzano il pensiero del pontefice e quali ripercussioni dovrebbero avere nella vita della Chiesa.
Dai mass-media tutto viene presentato come qualcosa di lontano dalla vita di tutti i giorni, che riguarda solo teologi e pochi altri! Il titolo in latino poi sembra aumentare la distanza dai nostri tempi, in cui la lingua della modernità è l’inglese e la tecnologia ci fa scambiare parole e immagini al ritmo frenetico di “whatsapp”.
Non credo siano molti i cristiani che assaporino direttamente la vitale bellezza delle parole che il papa rivolge a tutti esercitando il suo magistero. Eppure la lettera è indirizzata espressamente anche a tutti i fedeli laici! Certo, contiene citazioni filosofiche e dottrinarie di non immediata comprensione, richiede ritagliarsi un tempo di pausa da impiegare nella lettura (e non abbiamo mai tempo di niente!), ma l’entusiasmo che lo Spirito attraverso papa Francesco sta diffondendo in questi tempi può anche invogliare qualcuno in più a cimentarsi con la lettura dell’ultima enciclica “Lumen Fidei”.
Non è pensabile e nemmeno utile provare a sintetizzare sulla nostra Bussola il contenuto dell’enciclica, ma è interessante sottolinearne alcuni passaggi che – credo – toccano il cuore di ogni cristiano e possono essere uno stimolo ad andare a leggerne il testo completo. Di seguito eccone alcuni…
LA NOSTRA FEDE:
La fede cristiana è fede nell’Incarnazione del Verbo e nella sua Resurrezione nella carne; è fede in un Dio che si è fatto così vicino da entrare nella nostra storia. La fede nel figlio di Dio, fatto uomo in Gesù Cristo, non ci separa dalla realtà, ma ci permette di scoprire quanto Dio ama questo mondo e lo orienta verso di Sé; e questo porta il cristiano a impegnarsi, a vivere in modo più intenso il cammino sulla terra.
La fede è legata all’ascolto. Abramo nostro padre nella fede non vede Dio, ma sente la sua voce.
La fede non è un fatto privato, un’opinione soggettiva, ma nasce da un ascolto ed è destinata a diventare annuncio.
FEDE E AMORE:
La fede trasforma la persona intera, in quanto si apre all’amore. E’ in questo intreccio della fede con l’amore che si comprende la capacità della fede di illuminare i nostri passi.
L’amore non si può ridurre a un sentimento che va e viene. Tocca la nostra affettività per aprirla alla persona amata e iniziare così un cammino, che è un uscire dalla chiusura del proprio io e andare verso l’altra persona, per edificare un rapporto duraturo.
FEDE E VERITA’:
La verità che la fede ci dischiude è una verità centrata sull’incontro con Cristo, sulla percezione della sua presenza: fede che vede!
IL CREDENTE:
Il credente non è arrogante; al contrario la verità lo fa umile. Lungi dall’irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino e rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti.
Chi si è aperto all’amore di Dio, ha ascoltato la sua voce e ha ricevuto la sua luce, non può tenere questo dono per sé. Poiché la fede è ascolto e visione, essa si trasmette anche come parola e come luce.
FEDE E CHIESA.
E’ impossibile credere da soli. La fede non è solo un’opzione individuale, non è un rapporto isolato tra l’ “io” del fedele e il “Tu” divino. Essa si apre per sua natura al “noi”, avviene sempre all’interno della comunione della Chiesa.
FEDE E DECALOGO.
Il Decalogo non è un insieme di precetti negativi, ma di indicazioni concrete per uscire dal deserto dell’ “io” chiuso in se stesso ed entrare in dialogo con Dio, lasciandosi abbracciare dalla sua misericordia per portare misericordia. La fede confessa così l’amore di Dio, origine e sostegno di tutto.
FEDE E BENE COMUNE.
La fede fa comprendere l’architettura dei rapporti umani, perché ne coglie il fondamento ultimo e il destino definitivo in Dio, nel suo amo­re, e così illumina l’arte dell’edificazione, diven­tando un servizio al bene comune. Sì, la fede è un bene per tutti, è un bene comune, la sua luce non illumina solo l’interno della Chiesa, né serve unicamente a costruire una città eterna nell’aldilà; essa ci aiuta a edificare le nostre società, in modo che camminino verso un futuro di speranza.
FEDE E FAMIGLIA.
In famiglia, la fede accompagna tutte le età della vita, a cominciare dall’infanzia: i bambini imparano a fidarsi dell’amore dei loro genitori. Per questo è importante che i genitori coltivino pratiche comuni di fede nella famiglia, che ac­compagnino la maturazione della fede dei figli. Soprattutto i giovani, che attraversano un’età della vita così complessa, ricca e importante per la fede, devono sentire la vicinanza e l’attenzio­ne della famiglia e della comunità ecclesiale nel loro cammino di crescita nella fede. Tutti abbia­mo visto come, nelle Giornate Mondiali della Gioventù, i giovani mostrino la gioia della fede.
FEDE E SOCIETA’.
Nella “modernità” si è cercato di co­struire la fraternità universale tra gli uomini, fon­dandosi sulla loro uguaglianza. A poco a poco, però, abbiamo compreso che questa fraternità, privata del riferimento a un Padre comune quale suo fondamento ultimo, non riesce a sussistere. Occorre dunque tornare alla vera radice della fra­ternità.
La fede ci insegna a vedere che in ogni uomo c’è una be­nedizione per me, che la luce del volto di Dio mi illumina attraverso il volto del fratello.

Preghiera Conclusiva dell’Enciclica Lumen Fidei
A MARIA MADRE DELLA CHIESA E MADRE DELLA NOSTRA FEDE

Aiuta, o Madre, la nostra fede!
Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi,
uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto. Ricordaci che chi crede non è mai solo.
Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino. E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!

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NUOVO TEATRO PARROCCHIALE
Appuntamento a domenica 13 ottobre.

Ormai ci siamo!
Siamo in prossimità della conclusione dei lavori che restituiranno alla nostra Comunità uno strumento prezioso di aggregazione e azione pastorale: il teatro parrocchiale. E’ stato mantenuto l’aspetto esterno che rimanda ai primi anni di esistenza della nostra parrocchia e il suo ritrovarsi in quella struttura per le celebrazioni liturgiche, ma si è rinnovato nel profondo.
Nei prossimi mesi (e nei prossimi numeri de La Bussola) scopriremo meglio le sue nuove potenzialità; racconteremo vicende antiche e nuove legate al teatro; sperimenteremo nuove soluzioni per viverlo e renderlo vivificante…
Per il momento, dobbiamo solo aspettare gli ultimi interventi previsti per il completamento in vista dell’inaugurazione, alla presenza del Vescovo Luciano, attesa per il prossimo 13 ottobre e, per “ingannare l’attesa”, qualcuno si sta già tirando su le maniche per collaborare ai lavori di pavimentazione.
Finiti i lavori… inizierà il vero lavoro! Le idee non mancano e serviranno forze da mettere in campo per portare in quei nuovi ambienti i valori e le esperienze capaci di realizzare frutti consoni alle aspettative.
L’impegno profuso in questi mesi che ha portato a conclusione un’opera molto complessa, che da anni si attendeva, merita di essere sottolineato. Soprattutto, è degno di rilievo il contributo che tanti nella Comunità hanno dato e non solo in termini economici. Ancora tanta strada si dovrà percorrere e tanto sostegno è necessario per onorare gli impegni assunti.
A conclusione, è importante ricordare come Don Bosco descriveva il teatro in oratorio: “Scuola di santità e veicolo vocazionale, capace di far emergere qualità che gli stessi giovani non sanno di possedere; abitua a lavorare con sacrificio, mette gomito a gomito giovani e adulti coinvolti nello stesso progetto; è esercizio d’arte, di lingua, di dizione, di controllo e gestione del corpo; è esperienza di gioco, di attività sociale, controllo e autocontrollo di emozioni, costruisce appartenenza, accumula ricordi belli, emozioni forti che accompagneranno coloro che li hanno vissuti per moltissimo tempo”.

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RADICATI E FONDATI IN CRISTO

Gli alberi.

Il nonno teneva per mano il nipotino e indicava i poderosi alberi del viale. Raccontava che niente è più bello di un albero. «Guarda, guarda gli alberi come lavorano! ».
«Ma che cosa fanno nonno?». «Tengono la terra attaccata al cielo! Ed è una cosa molto difficile. Osserva questo tronco rugoso. È come una grossa corda. Ci sono anche tanti nodi. Alle due estremità i fili della corda si dividono e si allargano per attaccare terra e cielo. Li chiamiamo rami in alto e radici in basso. Sono la stessa cosa. Le radici si aprono la strada nel terreno e allo stesso modo i rami si aprono una strada nel cielo. In entrambi i casi è un duro lavoro!». «Ma, nonno, è più difficile penetrare nel terreno che nel cielo!». «Eh no, bimbo mio. Se fosse così, i rami sarebbero belli dritti. Guarda invece come sono contorti e deformati dallo sforzo. Cercano e faticano. Fanno tentativi tormentosi più delle radici». «Ma chi è che fa fare loro tutta questa faticaccia?». «È il vento. Il vento vorrebbe separare il cielo dalla terra. Ma gli alberi tengono duro. Per ora stanno vincendo loro».
E' questo il duro lavoro della nostra fede: tenere il cielo attaccato alla terra.

L’imitazione.

In un centro di raccolta per barboni, un alcolizzato di nome Giovanni, considerato un ubriacone irrecuperabile, fu colpito dalla generosità dei volontari del centro e cambiò completamente. Divenne la persona più servizievole che i collaboratori e i frequentatori del centro avessero mai conosciuto.
Giorno e notte Giovanni si dava da fare instancabile. Nessun lavoro era troppo umile per lui. Sia che si trattasse di ripulire una stanza in cui qualche alcolizzato si era sentito male, o di strofinare i gabinetti insudiciati, Giovanni faceva quanto gli veniva chiesto con il sorriso sulle labbra e con apparente gratitudine, perché aveva la possibilità di essere d'aiuto. Si poteva contare su di lui quando c'era da dare da mangiare a uomini sfiniti dalla debolezza, o quando bisognava spogliare e mettere a letto persone incapaci di farcela da sole.
Una sera, il cappellano del centro parlava alla solita folla seduta in silenzio nella sala e sottolineava la necessità di chiedere a Dio di cambiare. Improvvisamente un uomo si alzò, percorse il corridoio fino all'altare, si buttò in ginocchio e cominciò a gridare: "Oh Dio! Fammi diventare come Giovanni! Fammi diventare come Giovanni! Fammi diventare come Giovanni!".
Il cappellano si chinò su di lui e gli disse: "Figlioli, credo che sarebbe meglio chiedere: Fammi diventare come Gesù!".
L'uomo rispose con aria interrogativa: "Perché, Gesù è come Giovanni?".

Se qualcuno ti chiede: "Com'è un cristiano?". "Guardami" è l'unica risposta accettabile.

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TEST DELL'ESTATE 2013

Estate dell’Anno della Fede: quanti eventi grandi e minimi hanno caratterizzato la vita della Comunità ecclesiale universale e locale! Come li abbiamo vissuti? Siamo stati semplici spettatori, partecipi o siamo stati travolti dalla voglia di vacanza? Ai lettori de La Bussola propongo un test per valutare quanto ci siamo sentiti parte di una “grande famiglia”. E’ un semplice gioco in vista di un tempo nuovo, in cui il Signore chiama e interpella ciascuno. Buon divertimento...

1. Dove è stata celebrata la Messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù 2013?
a) Allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro.
b) Sulla spiaggia di Copacabana.
c) Nella Cattedrale di Brasilia.
d) In cima al monte Corcovado sotto la statua del Cristo Redentore.

2. Cosa conteneva la borsa nera portata a mano dal papa sull'aereo per il Brasile?
a) Un kit per celebrare Messa.
b) Documenti segretissimi.
c) Il rasoio, il breviario, l'agenda e un libro da leggere.
d) Una calcolatrice, il telefono cellulare e il Catechismo della Chiesa Cattolica.

3. Quanti giovani hanno assistito alla Messa conclusiva della GMG 2013?
a) 1 milione
b) 100.000
c) 3 milioni
d) 800.000

4. Qual invito ha lanciato il papa ai giovani al termine della GMG?
a) Tornate a casa con prudenza.
b) Andate, senza paura, per servire.
c) Aprite le porte del cuore a Cristo.
d) Buona domenica e buon pranzo.

5. Qual è il titolo dell'ultima Enciclica del papa?
a) Lumen Gentium.
b) Fides et Ratio.
c) Lumen Fidei.
d) Fidei Donum.

6. A chi è indirizzata la Lettera Enciclica promulgata il 29 giugno 2013?
a) Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi, ai consacrati e a tutti i fedeli laici.
b) A tutti gli uomini di buona volontà.
c) Soltanto ai Vescovi cattolici.
d) Ai cristiani d’Oriente e d’Occidente.

7. La Prima Lettura della Messa dell’Assunzione di Maria descrive la Chiesa
a) Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle.
b) Una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua.
c) Una bestia che aveva dieci corna e sette teste.
d) Un’associazione governata da un uomo vestito di bianco.

8. I brani del Vangelo di Luca proposti nelle Messe domenicali di luglio e agosto presentavano…
a) L’infanzia di Gesù.
b) La passione di Gesù.
c) L’invito di Gesù a compiere scelte radicali.
d) L’invito di Gesù a riposare in vista della fine dell’estate.

9. L’Anno della Fede che stiamo celebrando ha avuto inizio l’11 ottobre 2012, cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio vaticani II. Quando avrà la sua chiusura?

a) il 17 dicembre 2013, compleanno di papa Francesco
b) il l’8 dicembre 2013, per la canonizzazione di papa Giovanni XXIII
c) l’11 ottobre 2013, a un anno dall’inizio
d) il 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re

10. In quali giorni della settimana il nostro oratorio ha ospitato l’iniziativa “Oratorio Estate 2013”?

a) lunedì e giovedì
b) sabato e domenica
c) martedì e venerdì
d) dal lunedì al sabato

11. Quali giochi hanno caratterizzato le serate nel nostro oratorio a luglio?

a) lancio dell'uovo e corsa campestre
b) pentolaccia e bandierina
c) calcio a 11 e tennis
d) tamburello e pallavolo

12. Come si chiama il sacerdote che accoglieremo domenica 8 settembre come presbitero collaboratore?

a) Don Faustino Guerini
b) Don Francesco David
c) Don Michele Tomasoni
d) Don Angelo Cretti

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PROFILI 

Risposte esatte 0-1. Profilo “SDRAIO E OMBRELLONE”
L’estate è passata mandando in vacanza la tua partecipazione alla vita della Chiesa. Il sole ha cotto i tuoi buoni propositi (se ne hai mai avuti) di interessarti a dare il tuo contributo in una realtà ecclesiale. Non preoccuparti, però, c’è sicuramente bisogno della tua disponibilità in un ambito della Chiesa: Cristo ti chiama, ascoltalo!

Risposte esatte 2-3. Profilo “BIBBIA NEL CASSETTO”
E dire che avevi iniziato così bene! Con tanta buona volontà… Poi la voglia di ferie ha preso il sopravvento e hai messo in un angolo il tuo prendere parte alla Comunità dei credenti. Coraggio, c’è sempre una nuova occasione perché c’è sicuramente bisogno della tua disponibilità in un ambito della Chiesa: Cristo ti chiama, ascoltalo!

Risposte esatte 4-11. Profilo “CUORE FEDELE”
Non basta un po’ di caldo e le vacanze fuori città per farti perdere i contatti con la tua Comunità… E quanta pace dà vivere la fede in ogni stagione della vita! Bene, con la giusta consapevolezza vai avanti così, perché c’è sicuramente bisogno della tua disponibilità in un ambito della Chiesa: Cristo ti chiama, ascoltalo!

Risposte esatte 12. Profilo “TUTTO CASA E CHIESA”
Bravo! Complimenti, hai seguito con partecipazione e interesse gli eventi principali della Chiesa locale e universale. Continuando così avrai sempre gli strumenti adatti per una partecipazione convinta e consapevole e c’è sicuramente bisogno della tua disponibilità in un ambito della Chiesa: Cristo ti chiama, ascoltalo!
NB: Ovviamente, non vale se ti chiami Jorge Mario, vesti di bianco e dagli amici ti fai chiamare Francesco!

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CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO C.S.I. PARROCCHIALE

Siamo partiti il 2 luglio alle ore 8 circa con il pullman di linea, alla fermata sulla via Triumplina (crocevia di Nave). Durante il tragitto tutto bene, posti a sedere a iosa, tempo sereno, panorama stupendo. Per chi non conoscesse le Coste di San Eusebio, il lago d’Idro, il Pian d’Oneda e Bagolino un consiglio spassionato: andateci in primavera inoltrata o in autunno. Si può ammirare la vegetazione nel pieno rigoglio e nelle variegate sfumature dei verdi luminosi a primavera o nell’ultima sfolgorante esplosione dei caldi colori giallo-oro-aranciati dell’autunno.
Nulla eguaglia la bellezza dei paesaggi, ovunque ci si trovi, se non la creatività dell’uomo, che abbiamo apprezzato in abbondanza a Bagolino grazie alla guida intelligente del dott. Luca Ferremi, orgoglioso amante della sua terra natale e tanto bravo nell’esposizione da risvegliare in tutti noi il desiderio di approfondire la conoscenza storico-geografica e artistico-culturale di Bagolino e dei luoghi limitrofi. Chiunque può recuperare notizie in abbondanza sui testi scritti o consultando internet, ma è molto più efficace ascoltare la spiegazione di una guida competente, avendo davanti agli occhi l’oggetto di cui si parla, per questo non mi dilungherò in spiegazioni troppo lunghe che diventerebbero noiose, alcune sono comunque necessarie per destare la curiosità del sapere.
CENNI STORICI: All’epoca dei Romani Bagolino (da “Pagolinus” o “piccolo pagus”) era un piccolo borgo che fungeva da stazione per il cambio dei cavalli e permetteva il controllo della valli Trompia, Sabbia e Camonica dal passo Croce domini. Dal 1440 dal 1797, sotto la Repubblica di Venezia ha goduto di notevole autonomia amministrativa, grazie alla quale si sviluppò l’attività casearia e la produzione del ferro ed ebbe una notevole espansione economica e demografica, testimoniata dalle ricchezze degli affreschi e degli arredi nella chiesa di S. Giorgio.

ARCHITETTURE RELIGIOSE:
- La chiesa di S. Rocco, trovata chiusa per lavori in corso, venne eretta dopo la peste del 1478 per ringraziare il santo al quale è dedicata per la cessazione del flagello. Contiene affreschi del pittore camuno Giovanni Pietro da Cemmo.
- La parrocchiale di San Giorgio, che abbiamo visitato, rimanendone estasiati per le bellezze dei decori, fu costruita tra il 1624 e il 1632 da G.Battista Lantana, che curò la costruzione anche del duomo di Brescia.
All’interno, gli altari laterali sono abbelliti da stucchi dorati e da affreschi e quadri di Palma il Giovane, Tintoretto e tanti altri. Notevole il soffitto che crea un interessante gioco prospettico, dovuto alle colonne dipinte, curvate verso la parte centrale della chiesa.
IL BORGO: Il nucleo urbano di Bagolino si presenta, con una singolare forma di “esse” in cui si distinguono le due contrade rivali Osnà e Cavril. Come la guida ci ha spiegato, il paese mostra i segni di un passato importante: i portici, le inferriate, i portoni, i resti delle vecchie botteghe, i fusinar (fuochi alla veneta sporgenti dalla sagoma delle case), le fontane in granito, gli affreschi sulle case raffiguranti santi protettori il cui numero denota la ricchezza di chi ci abitava. Le strade sono strette e acciottolate, scalinate collegano il borgo con la parte alta, dove si staglia la chiesa parrocchiale di San Giorgio. Sovrasta il paese la mole dell’antico convento, oggi adibita a casa di riposo.

FOLCLORE E PERSONAGGI: La guida ci ha parlato dell’antica tradizione del carnevale di Bagolino, con i Mascher e i Balarì. Abbiamo anche visto alcuni quadri del celebre pittore Antonio Stagnoli, originario del luogo.

CONCLUSIONE: Alla fine della visita tutti eravamo soddisfatti, alcuni provati per la fatica di salite e discese. Molti hanno fatto acquisti di prodotti tipici quali il famoso formaggio “bagos”. Siamo tornati a Casazza verso le 19,30 e i più arzilli si sono fermati per una pizza in oratorio.
Non sono mancate battute e barzellette, la semplice gioia di stare insieme, la condivisione di bottiglie e bicchieri per dissetarci all’acqua delle fontane, il pranzo ristoratore con risotto ai funghi in una vecchia osteria del Centro.
Un’esperienza da ripetere, anche perché dobbiamo recuperare la visita a S. Rocco e al cimitero vecchio, tra i primi costruiti nella provincia di Brescia dopo l’editto napoleonico del 1804.

Amelia Manfredi

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Lettera Pastorale del Vescovo Luciano
"Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi"

Fra qualche giorno sarà diffusa la lettera pastorale 2013 del Vescovo Luciano Monari: è la Chiesa in Missione che ci viene presentata.
E’ la quarta lettera del suo episcopato bresciano e propone una meditazione sul legame profondo che unisce la missione ecclesiale con la Parola di Dio, l’eucaristia e la vita della comunità (le tre lettere precedenti).
Il Vescovo ci ricorda che non possiamo annunciare Cristo a compartimenti stagni: siamo chiamati ad essere, al tempo stesso, ascoltatori, commensali, fratelli e testimoni!
Tante indicazioni stimoleranno riflessioni anche sul nostro modo di fare oratorio o iniziazione cristiana, vivere i sacramenti, gestire i beni...

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI CASAZZA

Come consuetudine, per la giornata di ferragosto, la nostra associazione ha preparato per gli anziani del quartiere la “Festa di mezza estate”: la data non è stata scelta a caso.
Tramite questa nostra iniziativa siamo riusciti a trasformare una triste giornata in un giorno di festa per le persone che comunque vedono partire i figli per le vacanze e, perciò, rimangono spesso a casa sole.
Abbiamo dato a tutti la possibilità di una gita in bus al lago di Garda, un ottimo pranzo presso un rinomato hotel, con momenti di aggregazione e, per chi lo desiderava, con una orchestrina, di fare due balli in allegria. Quest’anno poi una rosa rossa, in omaggio, a tutte le signore!
Il nostro parroco, che spesso presenzia le nostre iniziative, mi ha suggerito di collaborare, tramite “La Bussola”, ad informare le persone del quartiere delle nostre attività che sono tutte rivolte a migliorare la vita principalmente degli anziani, ma non solo.
Come finalità statutarie, le più importanti sono: la solidarietà, l’aggregazione, l’aiuto e l’assistenza, l’organizzazione del tempo libero, la beneficenza.
Abbiamo un ricco programma di iniziative che tutti gli anni presentiamo al Comune di Brescia, che vengono coordinate dall’Assessorato Servizi Sociali. In particolare, da sette anni partecipiamo al programma “Vicino al tuo vicino”, visitando le persone sole segnalateci per casi di criticità o necessità di interventi vari, fornendo così un ottimo servizio alla parte più debole della nostra collettività.
Mi pregio di elencarvi alcune delle nostre attività, per lo meno quelle a breve scadenza: il 2 ottobre riprende la tombola del mercoledì, presso il Centro Sociale; il 5 ottobre ricominciano le serate danzanti del sabato, sempre presso il Centro Sociale.
L’ultima settimana di agosto la trascorriamo al mare a Viserbella; mentre il 20 ottobre è prevista la gita in bus e pranzo per l’Ottobrata.
Per chi ha necessità di ulteriori informazioni, presso la nostra sede, c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltarvi.
A nome di tutto il Consiglio Direttivo, un grazie per l’ospitalità, con l’augurio a tutti di ogni bene.

Il Presidente Perini Luciano
Associazione Pensionati Casazza
Via Casazza, 46 – 25136 Brescia

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ORATORIO ESTATE 2013

A spezzare la routine delle calde serate estive in oratorio, fatta di ragazzi che nella piastra in cemento si sfidano in infinite partite di calcetto e appassionati del gioco delle carte che affollano il portico ci ha pensato quest’anno, nel mese di luglio, l’iniziativa “Oratorio Estate 2013”.
E’ bastato poco: il coordinamento del nostro Gruppo Sportivo, la disponibilità di alcune persone e il desiderio di tanti di trascorrere qualche ora “in famiglia” negli ambienti oratoriali.
I martedì e i venerdì sera si sono, così, trasformati in una sorta di “mini-Palio”, tra giochi, spensieratezza, quattro chiacchiere e due risate, coinvolgendo giovani e meno giovani, famiglie, bambini e ragazzi di tutte le età.
Pallavolo, tennistavolo, pallagavettoni, tamburello e (ovviamente) calcio sono stati uno stimolo a mettersi in gioco anche per chi non è abituato a cimentarsi in agoni sportivi.
Le sfide più avvincenti sono state vissute nei confronti calcistici “celibi/ammogliati” e nubili/ammogliate”: nel primo, la classe dei più maturi ha dato spettacolo fin quando il fiato li ha retti, poi alla distanza è venuta fuori la freschezza atletica (oltre alle doti tecniche) dei più giovani; nell’altro incontro, è stato encomiabile l’impegno che ci hanno messo le “ragazze” anche se a corto di preparazione atletica. A colpi di tamburello sono trascorse due serate che hanno permesso a tanti un primo approccio con uno sport tutto sommato semplice e divertente, mentre la serata volley ha riscosso forse il più alto numero di partecipanti, consentendo a giovani e adulti di trovarsi contemporaneamente insieme in squadra sul campo di gioco.
Fare famiglia è anche questo!
Ma lo è stato altresì quando al termine delle serate ci si è ritrovati tutti insieme per lo “spuntino a sorpresa” (anguria, spaghetti, dolci… che hanno permesso una specie di “terzo tempo”, apprezzato da tutti i presenti!).
Le vacanze rendono più semplice aprirsi all’incontro e l’iniziativa ha permesso di riallacciare, creare, sviluppare rapporti interpersonali nella semplicità del gioco, nella disponibilità a conoscersi.
Facendo i conti al termine dell’esperienza estiva potremmo dire che ogni iniziativa è perfettibile, ma sono sufficienti un minimo di progettualità e un gruppo di persone disposte a darsi da fare concretamente… per realizzare qualcosa di bello e costruttivo.
In futuro ci si potrà anche porre obbiettivi di più grande portata (o di minor impegno), ricordando che in oratorio ci può essere spazio per tutti e, coinvolgendo le forze giuste, si può rendere presente il clima di famiglia sperimentato in luglio: persone di tutte le età, con esigenze diverse, ma con la consapevolezza che insieme si possono condividere momenti sereni all’ombra del campanile.
Grazie a chi ha permesso “Oratorio Estate 2013”…
Alla prossima!

Carmine

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Settembre e il Vangelo di Luca

I brani del Vangelo di Luca proposti nelle SS. Messe domenicali del mese di settembre sono caratterizzati da insegnamenti che Gesù mette a nostra disposizione prevalentemente in forma di parabola. Dalla notissima “Pecorella smarrita” alla più difficile “dell’amministratore disonesto”, un messaggio che possiamo cogliere è: seguire Cristo richiede scelte totali di vita.
Il Signore chiede di fidarsi completamente di Lui, di fare scelte che ci coinvolgano completamente.
Ma non ci lascia soli, ci aspetta sempre, ci viene incontro per dare pienezza alla nostra esistenza.
Fidandoci di Lui saremo in grado di compiere grandi cose e saremo felici di essere “servi inutili”:
avremo fatto quanto dovevamo fare!

1° settembre - XXII del Tempo Ordinario:Scegliere l’ultimo posto
Siracide 3,17-18 20.28-29; Ebrei 12,18-19 22-24; Luca 14,1.7-14
8 settembre - XXIII Domenica del T. O.: Come seguire Gesù
Sapienza 9,13-18; Filèmone 9,10.12-17; Luca 14,25-33
15 settembre - XXIV del T. O.: Le Parabole della Misericordia di Dio
Esodo 32,7-11.13-14; 1^ Timoteo 1,12-17; Luca 15,1-32
22 settembre - XXV del T.O.: La fedeltà nella vera ricchezza
Amos 8,4-7; 1^ Timoteo 2,1-8; Luca 16,1-13
29 settembre - XXVI del T.O.: L’uomo ricco e il povero Lazzaro
Amos 6,1.4-7; 1^ Timoteo 6,11-16; Luca 16,19-31
6 ottobre - XXVII del T.O.: Signore, accresci in noi la fede
Abacuc 1,2-3 2,2-4; 2^ Timoteo 1,6-8.13-14; Luca 17,5-10

 

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GSO:IL PUNTO

NUOVA STAGIONE: PRONTI A PARTIRE!



La nuova stagione ormai bussa alle porte e il Gruppo Sportivo - come in ogni fine estate che si rispetti - affila le armi e si organizza.
Il Consiglio Direttivo è stato rinnovato a seguito delle elezioni dello scorso giugno e consiglieri vecchi e nuovi sono chiamati a dare risposte a interrogativi che da qualche anno si ripropongono con insistenza.
Sta diventando cronica la difficoltà nel reperire persone disponibili a svolgere il ruolo di “alleducatori” per le nostre rappresentative, specialmente quelle dei ragazzini più piccoli. Inoltre, negli ultimi anni è sempre più diminuito il numero di famiglie che scelgono l’oratorio per i propri figli come luogo di primo approccio allo sport.
Le cause devono essere analizzate, ma il risultato è che il ricambio delle giovani generazioni tarda a venire.
C’è da dire che molti ragazzini d’oggi preferiscono altri passatempo che impegnano più la vista che non il fisico e la proposta di fare sport in una squadra di oratorio, forse, appare loro dal sapore troppo antico…
In ogni caso, il GSO, con il sostegno dell’intera Comunità, è pronto a partire… Anzi, è già partito!
La prima iniziativa della stagione, infatti, è l’esperienza di gruppo in montagna (dal 29 agosto al 1° settembre) per i ragazzi tra i 10 e i 14 anni (a Bagolino - Valdorizzo).
Tra passeggiate nei boschi, aria buona e qualche partitella si rinnova una bella tradizione del nostro Gruppo Sportivo per fare gruppo, per caricare le batterie prima di iniziare allenamenti e campionati.
I nostri piccoli/grandi atleti anche quest’anno vivranno una stagione di grandi appuntamenti sportivi nei tornei CSI: sono previste numerose novità, tutte volte a rendere più interessante e divertente fare sport in oratorio.
A tutti è rivolto l’invito a collaborare all’attività sportiva dell’oratorio. Tutti possono contribuire, ciascuno con i talenti che possiede e che può mettere a frutto: come allenatore, dirigente, sostenitore, tifoso, genitore, nonno...
Dirigenti e allenatori di calcio e tennistavolo sono pronti a offrire un sano impegno nei nostri ambienti oratoriali a quanti avranno voglia di impegnarsi, divertirsi, fare squadra!

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