La comunità è chiamata a rinnovare il Consiglio Pastorale... continua a leggere
NB per DOMENICA 18 OGNI ZONA FACCIA PERVENIRE I NOMINATIVI DELLE PERSONE CHE SI METTONO A DISPOSIZIONE SE ABBIAMO DELLE PROPOSTE CHE RIGUARDANO QUESTO CAMMINO METTIAMOLE IN COMUNE.
La nostra comunità che deve crescere, che deve agire, che deve operare
oggi è il momento che i laici riscoprano la loro vocazione
di servizio, di missione. Rimbocchiamoci le maniche
e non perdiamo loccasione.
Entra in te stesso, scopri la tua vocazione, realizza il tuo mandato! Ascoltiamo
lo Spirito, ascoltiamo le attese e con fede diciamo
eccomi, Signore
manda me.
E trascorso solo un mese dalla fredda serata di giovedì 11 marzo, in cui abbiamo festeggiato il compleanno di don Evandro e bruciato la Vecchia. Ringraziamo chi ha permesso a tante persone di vivere una così bella serata.
Atti Apostoli 10,34-43
Lett. Colossesi 3,1-4
Luca 24,13-35
Atti Apostoli 5,12-16
Apocalisse 1,9-13.17-19
Giovanni 20,19-31
Atti Apostoli 5,27-32.40-41
Apocalisse 5,11-14
Giovanni 21,1-9
Atti Apostoli 13,14.43-52 Apocalisse 7,9.14-17
Giovanni 10,27-30
PRENDIAMO LA BIBBIA, LEGGIAMO INSIEME QUESTI BRANI PROPOSTI. DIVENTA UNA PREPARAZIONE ALLA CELEBRAZIONE DOMENICALE, DIVENTA LOCCASIONE PER RIFLETTERE INSIEME E PER PREGARE
Sabato 27 marzo 2010 si è svolta la veglia delle Palme, consueto appuntamento
riservato ai giovani e presieduto dal vescovo Luciano Monari. Ritrovo e partenza
in Castello, processione verso Piazza Paolo VI accompagnata da riflessioni
e canti. Anche ledizione di questanno, emozionante come sempre,
ha attirato molti giovani da tutte le Parrocchie della Provincia di Brescia
(anche Casazza aveva una discreta presenza).
Tra i momenti da segnalare la forte commozione durante la video proiezione
di una parte dellOmelia di Giovanni Paolo II a Roma del 20 agosto 2000
in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Corre questanno
il venticinquesimo anniversario di istituzione della Giornata Mondiale della
Gioventù, voluta dal Venerabile Giovanni Paolo II come appuntamento
annuale dei giovani credenti del mondo intero.
Prossimo appuntamento della GMG: 16-21 AGOSTO 2011 MADRID.
Tema di questanno: Maestro buono, che cosa devo fare per avere
in eredità la vita eterna?
Il Santo Padre ha suddiviso questo racconto tratto dal Vangelo di Marco (Mc
10, 17-22) in 7 punti su cui riflettere:
1. GESÙ INCONTRA UN GIOVANE
2. GESÙ LO GUARDÒ E LAMÒ
3. LA SCOPERTA DEL PROGETTO DI VITA
4. VIENI E SEGUIMI
5. ORIENTATI VERSO LA VITA ETERNA
6. I COMANDAMENTI, VIA DELLAMORE AUTENTICO
7. ABBIAMO BISOGNO DI VOI
Il nostro amato Santo Padre parla a noi Giovani, ci chiede di metterci in
ascolto, Dio vuole incontrarci personalmente e aprire un dialogo con noi,
così come ha fatto con il Giovane Ricco. Gesù ha
un suo disegno di amore su ciascuno di noi. Il Papa invita tutti ma particolarmente
noi giovani a seguire Gesù e a scoprire il progetto di vita che Dio
ha per noi, il nostro sguardo deve essere orientato verso la vita eterna e
i comandamenti sono la via dellAMORE autentico. Comandamenti che sono
controcorrente rispetto alla mentalità attuale, propongono una libertà
svincolata da valori, da regole, da norme oggettive e invita a rifiutare ogni
limite ai desideri del momento. Per il bene comune (crisi di valori, economica,
sociale) abbiamo bisogno dei Giovani, il richiamo del Papa è chiaro:
Nonostante le difficoltà, non lasciatevi scoraggiare e non rinunciate
ai vostri sogni! [..] È la fede nel suo amore che, rendendovi forti
e generosi, vi darà il coraggio di affrontare con serenità il
cammino della vita ed assumere responsabilità familiari e professionali.
[..] In quest'Anno Sacerdotale, vorrei esortare i giovani e i ragazzi ad essere
attenti se il Signore invita ad un dono più grande, nella via del Sacerdozio
ministeriale, e a rendersi disponibili ad accogliere con generosità
ed entusiasmo questo segno di speciale predilezione, intraprendendo con un
sacerdote, con il direttore spirituale il necessario cammino di discernimento
Ricco di spunti di riflessione anche il messaggio del Vescovo Luciano. La
prima, questo giovane chiede il massimo che si possa immaginare: la vita eterna!
Quanti di noi avrebbero fatto la stessa richiesta?La seconda, chi di noi potrebbe
dire sinceramente di aver osservato tutti i comandamenti?
Gesù è la dichiarazione di amore di Dio al mondo [..] non cè
un amore più grande di chi dona la vita per i suoi amici. [..] Chiede
molto Gesù; chiede di diventare il centro della mia vita. Ma dona anche
molto. [..] Facciamo un patto: io ti prometto di portare a pienezza
la tua vita: ma tu smetti di preoccupartene troppo e vieni dietro a me. Fìdati.
Il richiamo del Papa e del Vescovo ai giovani sono univoche: METTERSI IN GIOCO!
Mettersi in gioco in tutti gli aspetti dellesistenza di un giovane:
la scuola, il lavoro, la vita affettiva e relazionale, la vita spirituale,
il volontariato, lo sport
e la Parrocchia.
Andrea
Il
22 febbraio 1931 Santa Faustina Kowalska ha avuto da Gesù il Messaggio
di annunciare la Devozione alla Divina Misericordia e di istruire la festa
della misericordia.
Lim
magine rappresenta Gesù che effonde la sua misericordia: un cuore
aperto che diffonde con il raggio azzurro lacqua che purifica le anime
e con il raggio rosso il sangue che rappresenta il dono dellamore. Ed
è stata inviata a far conoscere la grandezza della sua Divina Misericordia.
Per tutti è un invito a ricordare e a confidare nella Misericordia
di Dio, che è grande e incommisurabile.
Gia S. Agostino raccomandava ai suoi fedeli: Dio proclama: ricevete
la Misericordia. Ed è come se in tempo di fami si gridasse: ecco
il pane. Certamente se tu udissi queste parole e avessi fame non esiteresti
un istante ad accettare lofferta. Allo stesso modo ora ti dice: eccoti
la misericordia. E tu non obietterai: ma dove vado a prenderla?
La terra è piena della Misericordia perché è piena di
miseria. Non risuoni invano lofferta della Misericordia.
Accostarsi alla Misericordia di Dio è riscoprire la grazia del perdono,
la grazia della riconciliazione. Riscopriamo la necessità della fiducia
nella Misericordia per vivere nella speranza e nella fiducia del perdono.
La Pasqua sia lincontro con Gesù che dando se stesso è
sempre pronto a dire a ciascuno di noi:
neanche io ti condanno
Ti sono rimessi i tuoi peccati
Oggi sarai con me in paradiso.
La misericordia sia la nostra compagna nel nostro cammino, sia la nostra sicurezza,
la nostra pace! Gesù Misericordioso elargisci a tutti le tue grazie,
accoglici nel tuo cuore. Aiutami ad essere misericordioso, aiutami a non rifiutare
il perdono.
Don Evandro
21 22 MARZO 2010
I ragazzi desideravano questa occasione, la chiedevano a gran voce fin dallinizio
dellanno catechistico. E a noi non basta quellora alla settimana
in cui stiamo con loro, cercando, a volte con fatica, di portare avanti un discorso,
cristianamente parlando, educativo, tentando di fare un percorso insieme.
Così abbiamo deciso di trascorrere due giorni insieme, condividendo ogni
momento, dal gioco alla preghiera, dal lavoro di gruppo alla cena, colazione
e pranzo, dormendo ( si fa per dire!!) tutti insieme . Non importa se non siamo
andati lontani da casa ma solo alloratorio del Villaggio Sereno, poco
importa se per una notte anziché comodi letti abbiamo avuto come giaciglio
materassini e sacchi a pelo. Importava solo vivere unesperienza collettiva,
dove i bisogni del singolo vengono meno di fronte a quelli della comunità,
dove a nessuno è mancato il cellulare o i video giochi, dove fare tutto
insieme è stato più facile di quel che potevano immaginare, se
non addirittura naturale, dove hanno toccato letteralmente con mano cosa significa
avere fede.
Ci è sembrato giusto lasciare dire a loro cosa ha significato questo
ritiro e qui di seguito vi riportiamo, fedelmente, alcuni loro commenti:
Mi sono divertita moltissimo a questo ritiro; le catechiste sono state
bravissime e infatti non so come ci abbiano sopportato..ci hanno accolto come
dei nuovi amici anche se non ci conoscevamo.. voglio un mondo di bene a Don
Andrea, che mi ha fatto molto piacere rivedere
Ho imparato che Fede, Speranza e Carità formano un vero cristiano
e senza alcune di esse non si è un vero cristiano
A me il ritiro è piaciuto tantissimo perchè ci siamo divertiti
stando insieme e perché siamo stati con Don Andrea..
Mi è piaciuto molto perché siamo stati insieme
il
pezzo più bello è stato la sera quando è venuto Don Andrea
e abbiamo parlato e pregato.
Mi è piaciuto condividere una giornata così importante
con molti miei amici
Mi ha colpito molto che le nostre animatrici erano gentili, simpatiche
e si sono messe a nostra disposizione
A me è piaciuto perché è stato un momento per stare
tutti insieme, giocare, pregare..
Mi sono divertito, sono stato con i miei amici e ho conosciuto altri
ragazzi
Questa esperienza mi è piaciuta molto
..mi piacerebbe rifarla
E stata una bella esperienza, anche se ci ho messo un po
a recuperare le ore di sonno perdute, perché non avevo dormito molto
Riteniamo che altre parole, per descrivere questa esperienza, siano superflue.
Permettetici solo di concludere con una riflessione: come spesso accade con
questi nostri ragazzi, abbiamo più ricevuto che dato e questo non può
che renderci colme di gioia.
Carla, Delia, Paola, Stefania
Don Evandro
a cura di Carmine
Saper vivere un evento sportivo come un momento formativo della propria vita.
Saper cogliere, tra le varie sfaccettature di una gara, i veri messaggi offerti
da un impegno agonistico, al di là del superficiale vincere o
perdere, dovrebbe essere esercizio abituale per chi pratica sport in
oratorio.
Per questo, provo a esprimere ciò che ho colto dallo scorso fine-settimana,
denso di piccoli/grandi eventi per il lato sportivo (ma non solo) della nostra
Comunità.
La prima scena ha come sfondo limpegno ultradecennale profuso dal nostro don Evandro allinterno del Centro Sportivo Italiano. Sabato 10 aprile, a lui è stato attribuito il più alto attestato di stima, conferito a chi ha generosamente dedicato unampia parte della propria vita agli ideali sportivi, favorendo lo sviluppo e promuovendo la proposta sportivo-educativo del CSI: il discobolo doro. A lui che dalla metà degli anni 80, quando era ancora a Botticino, accettò di buon grado di collaborare con mons. Cavalli e con il CSI, rivestendo per tanto tempo il ruolo di Consulente Ecclesiastico per il Comitato di Brescia. Da lui, nel frastuono di tante voci che disorientano, viene un chiaro messaggio, sintetizzato dalle poche parole riportate per loccasione: Mi piacerebbe che i ragazzi riuscissero a cogliere laspetto del divertimento che deve essere alla base di ogni gioco e che, attraverso lo sport, possano scoprire e perché no, riscoprire le proprie capacità e svilupparle anche al servizio del prossimo.
Sempre sabato 10 aprile, due nostre rappresentative, costituite da ragazzi di età tra i 10 e i 14 anni, hanno vissuto momenti diversissimi, ma accomunati da un messaggio identico. Mentre per il calcio si giocava lultima partita di campionato, per il volley femminile si disputava lesordio in un torneo ufficiale. Per entrambe le compagini questo è un anno molto importante, perché rappresenta il primo vero approccio di tanti ragazzi/ragazze nel fare squadra per affrontare dei campionati.
Ho visto, in questi mesi, limpegno di chi svolge il ruolo di allenatore
e la fatica fatta per creare lo spirito di gruppo. Mi sembra che il lavoro
svolto fino ad ora sia stato molto proficuo e bisognerà non lasciare
sole queste realtà del nostro oratorio. Genitori, dirigenti, allenatori
devono ricordare che hanno affidati alla loro cura giovani di una fascia di
età molto delicata, a cui è molto importante trasmettere valori
sani e far vivere la gioia di quel momento magico della loro vita.
Poco importa il risultato sportivo, in termini di punteggi; molto potrà
fare laffetto e la vicinanza di quanti hanno a cuore le sorti della
tanto amata gioventù.
Il secondo momento su cui soffermarsi è lo svolgimento della 4^ Prova
Provinciale del Torneo Individuale di Tennistavolo, che ha avuto come palcoscenico
il salone del nostro Oratorio.
Dal sabato pomeriggio ho visto Flavio e i suoi ragazzi al
lavoro per predisporre i tavoli da ping-pong, pulire il salone, sistemare
a dovere ogni cosa per rendere tutto accogliente e funzionale. La loro passione
per questo sport ha permesso ad atleti provenienti da ogni parte della provincia
di trovare un ambiente perfettamente adatto ad una competizione sportiva di
grande interesse. Ha reso possibile unesperienza di compartecipazione
allevento a persone diversissime tra loro per età, provenienza,
mentalità. Per tutti il nostro oratorio è stato luogo in cui
stare bene e mettersi alla prova.
vai alle foto della manifestazione
Domenica 11 aprile, i nostri ragazzini under 8 e under 12 sono stati impegnati in alcune prove di atletica, nella mitica cornice del Campo Calvesi-Morosini di Brescia, tra uno scroscio di pioggia e uno spiraglio di sole. E stata unesperienza nuova per i bambini, che raramente praticano qualcosa di diverso rispetto al solito giocare al pallone. Nei lanci e nel salto in lungo ho visto la gioia di un continuo migliorare le prestazioni; nella corsa, tra incertezze ed emozione, ho visto un grande entusiasmo e il massimo impegno, espresso dai volti dei piccoli atleti. Forse sono poche le opportunità per i nostri ragazzi di vivere latletica, sport che come pochi esalta la capacità di vincere i propri limiti. E doveroso un grazie ai tanti genitori che mostrano di credere anche in questo aspetto dello sport oratoriale e, sfidando anche le intemperie, permettono ai loro figli di essere presenti in queste occasioni.
Per concludere,
mi permetto di segnalare alcuni numeri: sono poco meno di 70 i ragazzini (dai
6 ai 14 anni) che questanno partecipano alle attività delle nostre
4 squadre giovanili. Avere uno staff che si occupi di loro e permetta di far
vivere nel migliore dei modi le varie esperienze richiede la partecipazione
e limpegno di tutta la Comunità. Ognuno è chiamato a fare
la sua parte: genitori, nonni, alleducatori, dirigenti, atleti più
grandi, tutti con disponibilità, impegno e buoni esempi devono portare
il loro mattone per la costruzione di una realtà sempre più
bella e accogliente. Che lo sport sia sempre divertimento, palestra di vita,
gioia di sperimentare Cristo nellincontro con gli altri.
Appuntamento per tutti alla prossima gara
In occasione della giornata vocazionale mondiale il seminario organizza in varie chiese della Diocesi
Esperienza di evangelizzazione di strada e di adorazione per giovani
Vi invitiamo a partecipare con i gruppi di giovani (dai 16 anni in sù) della vostra Parrocchia.
Vi aspettiamo numerosi anche solo per una breve visita
PASQUA... Signore Gesù: Tu sei il Vivente.
Donaci la grazia di incontrarti:
come la Maddalena nel giardino
come gli Apostoli nel cenacolo....sulle rive del lago... sulla via...
Apri i nostri occhi perché sappiamo vederti...
Apri la nostra mente per saperti riconoscere
Apri il nostro cuore per saperti accogliere...
E il nostro tempo... sarà tempo di gloria.
La Domenica è lottavo giorno:
Che non avrà mai fine.
Nei tuoi incontri ti fai presente chiedi di riconoscerti:
... ti fai toccare da Tommaso
... chiedi del pesce per mangiare
...sei attento ai loro veri bisogni
Porti:.. la Pace... la Speranza... il perdono la gioia la vita.
II nostro cammino ha unico scopo: INCONTRARE IL RISORTO
A tutte le famiglie auguro che questa Pasqua sia veramente
Un incontro con la gioia, che nasce dallincontro personale con
Gesu Risorto e dove cè Cristo cè gioia... Speranza
...Pace
Siamo chiamati a testimoniare questa presenza... questa novità
Che ci viene solo dallincontro con il Cristo risorto.
Il Cammino è tracciato: chi vuol venire dietro a me
Rinneghi se stesso
Prenda la sua croce.
La Risurrezione contiene un grande messaggio:
la glorificazione arriva passando per il Calvario, accettando la croce, valorizzando
la sofferenza.
Buona Pasqua...Buona Pasqua... Buona Pasqua...
don Evandro
È un impegno importante, che non è possibile demandare.
Nel cammino con lo Spirito non si può stare con le mani a guardare,
ma è necessario renderci conto e scoprire ciò per cui Dio ci
ha creato e redento. Mettiamoci in silenzio, davanti al Cristo sulla croce,
e interroghiamoci entrando in noi stessi per scoprire il nostro mandato,
per renderci conto di ciò che Dio si aspetta da noi come collaboratori
e responsabili.
La vocazione è una chiamata: da duemila anni Gesù,
camminando per le nostre strade continua a ripetere vieni e seguimi
ti farò pescatore di uomini. Ecco il nostro compito, il
nostro impegno, la nostra vocazione. Per cui la nostra unica preoccupazione
è di prepararci a dare una risposta concreta e fattiva al Cristo che
ci chiama.
Questa giornata di preghiera e di riflessione è
un dono del Signore per aiutarci ad essere suoi discepoli, suoi collaboratori,
suoi interlocutori. La nostra vita si realizza, ha un senso solo nella misura
che diventa una risposta a questa chiamata
non possiamo fare come quel
giovane del vangelo: se ne andò triste. Dobbiamo dare una
risposta affermativa a Cristo, dobbiamo saper dire ogni giorno e ogni momento,
ECCO MANDA ME.
Gli spazi delle nostre possibilità sono ampi e variegati, siamo chiamati
ad essere noi stessi, ad essere presenti con le nostre possibilità,
con i nostri talenti. Fermiamoci a riflettere. In gioco cè il
senso della nostra vita, del nostro agire, del nostro futuro. Problema che
solo noi possiamo risolvere alla luce della fede. Oggi siamo chiamati dal
Vangelo a prenderci in mano. Gesù ci fa riscoprire che siamo e dobbiamo
essere buon Pastori, che perciò hanno a cuore il gregge,
che devono guidarlo alla meta, che devono difenderlo dai lupi
con la stessa vita, che devono annunciare la speranza
Ecco lo scopo, limpegno della tua vita, che non può essere spesa
in modo diverso, la nostra è una vita che abbiamo ricevuto in dono
e che siamo chiamati a donare.
Interroghiamoci seriamente: Come ho percepito la mia chiamata? Come lho
fatta mia? Come ho risposto nellambito della mia storia? Quali difficoltà
incontro per esssere coerente? La nostra gioia dipende dalla nostra risposta,
dal nostro modo di essere nella Comunità, sono protagonista? Sono spettatore?
Sono indifferente?
Guardati attorno, osserva, medita e decidi. La Nostra Comunità ha bisogno
di te, la nostra Comunità ti spetta, la nostra Comunità manca
della tua presenza.
Ti auguro di saper capire, decidere e operare.
Don Evandro
Carmine
Antonella
Ia Atti Apostoli 14,21-27
IIa Apocalisse 21,1-5
Gv 13,3133a.34-35
Ia Atti Apostoli 15,1-2.22-29
Apocalisse 21,10-14.22-23
Gv 14,23-29
Ia Atti Apostoli 1,1-11
L. Ebrei 9,24-28.10,19-23
Lc 24,46-53
Ia Atti Apostoli 2,1-11 / IIa L. Romani 8,8-17
Gv 14,15-16.23b-26
Ia Proverbi 8,22-31
IIa L. Romani 5,1-5
Gv 16,12-15
Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E
risorto, non è qui. Ecco il luogo dove vera deposto. Ora andate,
dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là
lo vedrete, come io vi ho detto (Mc 16,6-7)
Distruggete questo tempio e lo ricostruirò in tre giorni.
Gesù vince la scommessa, è fedele alla sua promessa: come
chicco di grano, Gesù ha fatto scoppiare la morte e produce spighe
mature; come luce, Gesù irrompe nelle tenebre e le distrugge.
Gesù risorge il primo giorno della settimana, il giorno della creazione
della luce, perché Egli è la luce che non tramonta.
Gesù, ti ringraziamo perché con la tua morte hai vinto anche
la nostra morte.
E la vera buona notizia: non moriremo più, ma vivremo per sempre,
nella comunione del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Donaci di essere testimoni credibili della tua risurrezione con le parole
e le opere, con tutta la nostra vita.
a cura di Rina