La
comunità è chiamata a rinnovare il nuovo Consiglio Pastorale.
Può sembrare che ci riguardi poo, invece
andate avanti a leggere
e vi accorgerete che non è proprio così!
Cosè un Consiglio Pastorale? Cosa fa quando si riunisce? Chi
ne fa parte?
Innanzitutto, i membri del Consiglio sono persone che accettano di essere
parte di un organo di comunione e corresponsabilità allinterno
della Chiesa locale.
Sono persone che devono essere esemplari nella vita cristiana,
che si distinguano per volontà di impegno, capacità di dialogo
e conoscenza dei bisogni della parrocchia. Devono essere in piena comunione
con la Chiesa per ciò che riguarda le indicazioni autorevoli e pratiche
del momento concreto.
Non sono cristiani perfetti , ma piuttosto coloro che hanno a
cuore e come obiettivo costante vivere una vita cristiana autentica, servendo
la Chiesa in spirito di comunione e corresponsabilità.
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è il luogo dove i fedeli possono
esercitare il diritto-dovere di esprimere il proprio pensiero ai pastori e
di comunicarlo ad altri fedeli, circa il bene della comunità. E
il luogo dove si ricercano, si studiano e si propongono conclusioni pratiche,
in ordine alle iniziative pastorali che riguardano appunto la Parrocchia.
Un compito difficile! Perché lessere insieme responsabili della
Chiesa ci spinge a trovare strade che ci uniscono, piuttosto che dividano,
ma anche perché spesso è faticosa la lettura della realtà
in cui la Chiesa locale vive e opera.
Un compito alto, che deve essere necessariamente guidato dallo Spirito Santo.
Se è proprio vero che è sempre Lui lautore della missione
(e siamo in buone mani) non possiamo che adoperarci per Lui.
E in questo orizzonte che si pone la costituzione del nuovo Consiglio
Pastorale parrocchiale. E importante prepararsi con la preghiera. E
un accadimento importante nella vita della nostra comunità, che richiede
interesse e partecipazione attiva da parte di tutti.
P.S.: in Parrocchia sono molte le possibilità di collaborazione:
aiutare per la catechesi,
aiutare per la pulizia degli ambienti
aiutare per lassistenza in oratorio
aiutare per rafforzare i nostri cori
aiutare per la manutenzione del teatro e delloratorio
Cè spazio anche per te
occupa il tuo posto!
vuoi approfondire l'argomento? vai alla pagina dedicata della diocesi di Brescia
di Carmine
Marzo
2005, stavo vivendo un periodo di profonda crisi, pieno di dubbi e scarso
di punti di riferimento
Dal pulpito di Casazza il parroco rivolge
un appello particolarmente accorato: nessuno si è proposto per far
parte del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Una voce mi dice che quellappello
è rivolto proprio a me, proprio in quel momento! Così è
iniziato il mio cammino nel Consiglio.
Prima incontri frequenti, costruttivi, intensi, che mi hanno permesso di
conoscere meglio la mia Parrocchia e tante persone, con cui ogni domenica
avevo scambiato soltanto un distratto buongiorno; incontri che
mi hanno chiarito gli ambiti in cui potevo offrire la mia disponibilità
e dare il mio contributo. Poi, fra traversie e incomprensioni varie, trasferimento
del curato e difficoltà di ogni genere, le convocazioni non si sono
più ripetute, ma è aumentata la mia personale percezione per
tutte le necessità che in parrocchia emergono quotidianamente.
Alla luce della mia esperienza, mi permetto di lanciare un invito a chi
sente il bisogno di vivere la propria fede cristiana in pienezza e non come
un vestito buono da indossare solo in determinate occasioni: segui da vicino
il nuovo Consiglio Parrocchiale!
E necessario, innanzitutto, proporsi per dare il contributo richiesto,
ma è anche necessario sostenere lopera del Consiglio, con la
disponibilità, con i propri pareri, con il far presenti le esigenze
emergenti
con la preghiera.
Conosco bene le obiezioni che si prospettano ad un invito di questo tipo:
tutto è inutile, tanto decide sempre il parroco! E solo una
perdita di tempo, tanto le proposte giuste che avanzo io non
saranno mai considerate! Non ho tempo per queste cose, lavoro tanto e lascio
il compito a chi non ha niente da fare!
considerazioni che portano allunità. E, visto che proprio lunità
è la cosa chiesta da Gesù ai suoi discepoli,
Quello che mi permetto di precisare, in merito, è che ciascuno deve
ricordare che il Consiglio Pastorale non è un piccolo parlamento,
dove ognuno rappresenta una parte contrapposta allaltra. Non è
neppure un organo collegiale come quelli scolastici, in cui
ogni categoria rappresentata degli interessi particolari. La qualifica di
consigliere non attribuisce il diritto di decidere al sopra
di ogni altro responsabile della pastorale. Non conferisce un ruolo da protagonista
nella considerazione sociale.
Piuttosto, essere membro del Consiglio Pastorale richiede una particolare
sensibilità alle esigenze che provengono da ogni direzione. Richiede
il saper far morire lorgoglio delle proprie idee nel momento
stesso in cui vengono presentate come proposte da condividere. Richiede
di considerare i bisogni della Comunità parrocchiale quali esigenze
cui dare necessariamente risposte. Richiede di fare un salto di qualità:
da semplice fruitore di servizi, ad operatore al servizio della costruzione
del Regno di Dio. Richiede vivere il credo cristiano, mettendo in gioco
tempo e spazio della propria vita.
Unultima
annotazione da proporre alla riflessione di ciascuno è questa: da
quel marzo 2005 sono cambiate tante cose, evidenti e davanti agli occhi
di tutti. Nei prossimi cinque anni, molto probabilmente, si verificheranno
altrettanti cambiamenti, anzi ne avverranno di più radicali, oserei
definirli epocali, tanto da modificare radicalmente il modo
di essere delle Comunità cristiane. Possiamo chiederci se vogliamo
essere solo spettatori passivi e brontoloni di ciò che
ci accade intorno o (con tutti i limiti che esistono) cooperatori di questi
cambiamenti.
Fidiamoci dello Spirito Santo, che - sono certo - suggerirà per il
verso giusto, ma soprattutto cerchiamo di darGli ascolto e di invocarLo
con la preghiera. Solo così lesperienza del Consiglio Pastorale
potrà essere un pezzo di strada, percorso insieme, verso la Meta;
evitando di diventare lennesima occasione persa, di cui è lastricata
la via che non porta da nessuna parte. Ciascuno nella propria coscienza
scoprirà qual è il suo ruolo nel nuovo Consiglio.
Signore Gesù
Mi metto a tua disposizione, al servizio
Del tuo Regno, accettando la tua chiamata
E disposto a ricominciare
Signore
Mi inviti a collaborare liberamente
Dandomi il tuo aiuto e con la tua guida
Desidero servirti nei fratelli
Con quanto ho e come sono
Nonostante la mia debolezza
Mi metto a tua disposizione, scommetti su di me
Dammi la tua benedizione e il tuo amore
amen
È un organismo che ha il compito di collaborare con il Sacerdote,
perché la Parrocchia possa realizzare la sua Missione.
Annunciare la Parola di Dio, Celebrare la liturgia, Operare nellambito
della Carità.
Importante è che ognuno si interroghi:
sul modo di essere nella Parrocchia
Sulla missione a cui Dio lo ha chiamato
Come usare per tutti i doni di Dio
Far parte del Consiglio Pastorale è una risposta personale
e responsabile, è un impegno, è farsi carico di un impegno per
costruire una comunità capace di realizzare il progetto di Dio.
Prova a riflettere dentro di te
puoi allora prendere il foglietto
in fondo alla Chiesa o per mettere il tuo nome, o per indicare persone che possono
La nostra Parrocchia ha bisogno di Collaboratori impegnati. Non nascondiamoci
dietro il solito non posso, non sono capace. aderiamo alla chiamata
con Gioia e Serenità.
Invochiamo Maria e lo Spirito, ci ILLUMININO E CI INCORAGGINO!