Ringraziamento e saluto a don Evandro
(letto in chiesa in occasione della S. Messa celebrata il 25 settembre 2010)

Carissimo don Evandro,
sono stata incaricata di rivolgerle il ringraziamento ed il saluto della Comunità per i 18 anni vissuti come parroco di Casazza.
Da quando, nel 1992, lei è entrato nella storia di questa Parrocchia, molte cose sono sicuramente cambiate e tanti dei presenti sono testimoni di quei cambiamenti, molti dei quali sono stati frutto della sua tenace azione di parroco.
Spesso lei ama dire “prendiamo in mano la nostra storia”.
E, in effetti, le speranze e le fatiche condivise; i momenti di festa e quelli di dolore, affrontati insieme nella fede, hanno intrecciato indissolubilmente la storia della Parrocchia, la storia dei singoli e la storia del loro parroco.
Se prendiamo in mano la storia della nostra Comunità parrocchiale, vediamo che tanti hanno collaborato con lei nella realizzazione della Parrocchia così come oggi è …
Tante persone hanno trovato in “don Evandro” la guida, il punto di riferimento, la fonte di stimolo per portare avanti iniziative importanti, utili per tutto il quartiere.
Ma soprattutto, con il suo aiuto, hanno orientato il loro agire ad essere espressione di fede nel Dio incarnato che non lascia mai soli.
Molti di quei collaboratori, in questi anni, ci hanno preceduto nell’incontro col Padre e sono sicura che stasera ci seguono con affetto e partecipano al nostro grazie.
In questi anni, ci siamo imbattuti nella sua scorza dura, fatta di vigorose strette e pacche sulle spalle. Ma andando più a fondo abbiamo potuto apprezzare la sua amicizia e constatare quanto la sua semplicità e il suo “non rientrare negli schemi” permettano di puntare all’essenziale, che è una fondamentale caratteristica del vivere cristiano.
Nel corso di questi 18 anni molte sue idee hanno trovato concreta attuazione grazie alla caparbietà con cui le ha sostenute: i rintocchi delle splendide campane del nostro campanile sono lì a testimoniarlo!
E negli anni a venire, nessuno potrà dimenticare la realizzazione degli spazi sportivi dell’oratorio: la sua attenzione nel cercare di offrire il miglior ambiente possibile ai bambini e ai ragazzi è stata una costante di questi anni.
Ma essere parroco non è solo compimento di opere. Piuttosto, è presenza di Gesù che guida la sua Chiesa, che si fa dono.
Quindi, noi tutti la ringraziamo per aver reso presente, qui, a Casazza, ogni giorno, Cristo.
Ci ha permesso di incontrarlo: nel sacrificio eucaristico, nel perdono, nella testimonianza, nella parola, nel consiglio, nel servizio gratuito, nella fatica quotidiana.
Offrire la presenza di Gesù nel mondo è l’esperienza che rende i sacerdoti più vicini che mai a Maria, la madre. E proprio questa chiesa, dedicata a Maria madre della Chiesa, ci ricorda quanto a Lei dobbiamo volgere il nostro sguardo. E sicuramente Maria è stata modello, indicazione e madre per lei in questi anni.
Ecco, in circostanze come questa, le parole forse non riescono mai a dare il senso vero e completo dei sentimenti che ciascuno prova dentro di sé.
Forse, avrei dovuto imitarla di più e limitarmi oggi a una vigorosa stretta di mano e a un forte abbraccio, per trasmetterle, con la giusta energia, l’affetto dei parrocchiani di Casazza.
Per questo, termino qui …
E concludo con una richiesta.
Il Signore le chiede di continuare a portare la sua presenza nei luoghi dove sarà chiamato a servirlo.
Questa Comunità parrocchiale le chiede di portarla con sé alla Mensa eucaristica.
Noi le assicuriamo che don Evandro resterà nella storia del quartiere e nel cuore dei suoi parrocchiani e siamo, anche, sicuri che dove celebrerà don Evandro ci sarà sempre un pezzo della sua Comunità di Casazza.
Grazie don.
Con profonda stima e affetto.

La sua Comunità di Maria Madre della Chiesa