La Bussola - Casazza
PASQUA 2015

indice degli articoli:
Buona Pasqua
Esame di coscienza
Segni di risurrezione
Triduo del Crocifisso, del Sepolto, del Risorto
Il gruppo Emmaus verso la celebrazione dei sacramenti
I nostri giovani alla Via Crucis
Consiglio pastorale: riunione del 9 marzo 2015
Centro culturale ricreativo CSI: Bibbiù nel nostro oratorio
“Corpus Hominis”: arte, opere e cuore per la comunità: Fatti vedere!
Votazioni per il rinnovo del Consiglio Pastorale
Rinnovo del Consiglio Pastorale: Riflessioni di un Consigliere di “lungo corso”
Rogo della vecchia 2015

BUONA PASQUA

Buona Pasqua è l’augurio gioioso che ci si scambia in questo periodo.
È un augurio profondamente cristiano ed ecclesiale con il quale invochiamo per i nostri fratelli il bene e la grazia di Dio, ottenuti dalla passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Purtroppo, nel contesto storico in cui viviamo, fatichiamo a scorgere il bene, siamo resi sfiduciati e diffidenti dal perdurare della crisi politica ed economica.
Cresce la sfiducia nello Stato, diminuisce la capacità di fare scelte definitive e durature, i valori cristiani diventano ininfluenti, riprendono le persecuzioni dei cristiani in alcune zone del mondo, insorgono forti e decise teorie palesemente antiumane e anticristiane.
Questi e altri motivi ci scoraggiano e mettono a dura prova la nostra fede.
Augurarci Buona Pasqua, invece, significa scoprire tante sante realtà e fatti che ci fanno ben sperare, e che già sono segni della Risurrezione di Gesù e risposte effettive ai desideri positivi della comunità umana e cristiana.
Qualcuno ha detto “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”, e allora impariamo a guardarci attorno e scopriremo quante persone sono buone e svolgono il loro compito con umiltà e rettitudine cercando di mettere in pratica il Vangelo, proprio come Papa Francesco ci sprona a fare con la sua parola e il suo esempio.

Non fanno rumore le nostre buone azioni, il volontariato svolto da tantissime persone nei confronti di uomini e donne soli o sofferenti, l’innumerevole lavoro dei missionari che, in varie parti del mondo, offrono la loro vita per alleviare le povertà degli uomini, eppure esistono.
Tutto questo è l’espressione della presenza dello Spirito Santo che suscita pensieri e opere di bene e ci invita a compiere un’esperienza di mistero pasquale, cioè di morte e di risurrezione.
Anche nel nostro quartiere e nella nostra Parrocchia ci sono parsone che, con perseveranza, giorno dopo giorno, seminano l’amore di Dio tra gli uomini e contribuiscono a far germogliare la pace, la gioia, la benevolenza, la santità.
Il vero augurio di Buona Pasqua, dunque, ci deve mettere nelle condizioni di poter estrarre dal nostro cuore il meglio di noi stessi per risvegliare anche negli altri la fiducia di poter compiere il bene e attrarre sui fratelli tutte le grazie che il disegno di Dio ha previsto per loro.
Perciò facciamo con gioia gli auguri di Pasqua, continuiamo a scambiarceli con letizia, consapevoli che questi auguri sono una reciproca chiamata e sollecitazione ad essere sempre uomini e donne che desiderano costruire la “civiltà dell’amore” perché vivono l’incontro con il Signore Risorto.
Buona Pasqua a tutti.
Don Massimo

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ESAME DI COSCIENZA
Proposto da Papa Francesco

Domenica 22 febbraio il Papa ha fatto distribuire un libretto con gli elementi essenziali della fede e le pratiche spirituali tradizionali, fra cui l'esame di coscienza della sera.
"La Quaresima è un cammino di conversione che ha come centro il cuore", ha detto papa Francesco, e allora, bisogna "custodire il cuore, perché non diventi una piazza dove vanno e vengono tutti tranne il Signore".
Pubblichiamo qui di seguito l'esame di coscienza pubblicato nel libretto.

L’esame di coscienza consiste nell’interrogarsi sul male commesso e il bene omesso: verso Dio, il prossimo e se stessi.

NEI CONFRONTI DI DIO
Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno?
Partecipo alla Messa la domenica e le feste di precetto?
Comincio e chiudo la giornata con la preghiera?
Ho nominato invano Dio, la Vergine, i Santi?
Mi sono vergognato di dimostrarmi cristiano?
Cosa faccio per crescere spiritualmente?
Mi ribello davanti ai disegni di Dio?
Pretendo che egli compia la mia volontà?

NEI CONFRONTI DEL PROSSIMO
So perdonare, compatire, aiutare il prossimo?
Ho calunniato, rubato, disprezzato i piccoli e gli indifesi?
Sono invidioso, collerico, parziale?
Ho cura dei poveri e dei malati?
Mi vergogno della carne di mio fratello, della mia sorella?
Sono onesto e giusto con tutti o alimento la “cultura dello scarto”?
Ho istigato altri a fare il male?
Osservo la morale coniugale e familiare insegnata dal Vangelo?
Come vivo le responsabilità educative verso i figli?
Onoro e rispetto i miei genitori?
Ho rifiutato la vita appena concepita?
Ho spento il dono della vita?
Ho aiutato a farlo?
Rispetto l’ambiente?

NEI CONFRONTI DI SÉ
Sono un po’ mondano e un po’ credente?
Esagero nel mangiare, bere, fumare, divertirmi?
Mi preoccupo troppo della salute fisica, dei miei beni?
Come uso il mio tempo?
Sono pigro?
Voglio essere servito?
Amo e coltivo la purezza di cuore, di pensieri e di azioni?
Medito vendette, nutro rancori?
Sono mite, umile, costruttore di pace?

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Segni di risurrezione

racconto di B. Ferrero tratto da “C’è qualcuno lassù?”

Un vecchietto ateo, non credente, andò da un noto sacerdote. Sperava di essere aiutato a risolvere i suoi problemi di fede. Non riusciva a convincersi che Gesù di Nazaret fosse veramente risorto. Cercava dei segni di questa affermata risurrezione…
Quando entrò nella casa canonica, abitazione del sacerdote, c'era già qualcuno nello studio a colloquio. Il prete intravide il vecchietto in piedi in corridoio, e subito, sorridente, andò a porgergli una sedia. Quando l'altro si congedò, il sacerdote fece entrare l'anziano signore. Conosciuto il problema, gli parlò a lungo e dopo un fitto dialogo, l'anziano da ateo divenne credente, desiderando di ritornare alla parola di Dio, ai sacramenti e alla fiducia nella Madonna.
Il sacerdote soddisfatto ma anche un po' meravigliato gli chiese: "Mi dica, del lungo colloquio qual è stato l'argomento che l'ha convinta che Cristo è veramente risorto e che Dio esiste?".
"Il gesto con il quale mi ha porto la sedia perché non mi stancassi di aspettare", rispose il vecchietto.

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Triduo del Crocifisso, del Sepolto, del Risorto

di Cesare

Gesù, come sempre si dice, la porta della Pasqua è la Quaresima, la sua chiave è la Tua Croce.
La frase che caratterizza questo triduo è riportata nel Vangelo:­

«Se il chicco di grano caduto in terra non muore,
rimane solo, se invece muore produce molto frutto» (Gv. 12,26).

Giovedì Santo – Il triduo “del crocifisso, del sepolto e del risorto” ha il suo inizio con quello che è stato considerato un “prologo”. La messa del Giovedì Santo è la pasqua sacramentale dell’eucaristia. L’eucaristia dell’ultima cena è il Tuo dono agli apostoli, e, attraverso loro, a tutti noi. Questo ingresso al triduo è solenne e intimo come, credo, è stato tenero e intimo quel momento nel cenacolo tra Te e gli apostoli. Da quel momento tutta l’attenzione è rivolta a quel pane di vita che Tu prendesti, su cui rendesti grazie e spezzasti, e a quel calice che è la Nuova Alleanza nel Tuo sangue. Nella domenica antecedente il triduo si ascolta:

«È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo» (Gv. 12,23).

Tu e gli apostoli iniziate a prepararvi a ciò che si dovrà compiere. Così anch’io entro nell’ottica di quel dono che Tu hai fatto per primo. Al Giove­dì Santo Tu appari chicco di grano, e poi pane di vita, infine nostro cibo.

Venerdì Santo – Tu, Gesù, nostra Pasqua, Ti sei immolato. È la Paqua-Passione della Croce:
giorno in cui non si celebra l’eucaristia,
giorno del digiuno,
giorno del silenzio,
giorno del racconto della passione,
giorno dell’adora­zione della Croce.

E, ancora una volta, ascolterò:

«Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me».

Questo è l’invito che mi è rivolto: alza il tuo sguardo e fissalo in Colui che è stato trafitto. Piego le ginocchia e, oltre che adorare riconosco l’amore col quale Tu, Gesù, sei stato obbediente fino a questa morte ignominiosa, propter nostram salutem, per la mia salvezza.

Sabato Santo – Questo giorno memorabile, Gesù, Tu desideri che lo viva come il «giorno del silenzio», meditando la Tua passione e morte. Non mi è facile entrare in questo grande silenzio, così profondo, nello stesso tempo così buio. Manchi Tu, come Parola, e mi mancano anche le parole. È il momento che mi fa paura, il momento in cui sperimento la Tua assenza dalla mia vita. Non sei più con me, Tu sei l’Assente. Come è triste la vita al pensiero che Tu non sei con me. Anch’io sono tentato di singhiozzare sussurrando: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
Il senso di questa giornata mi è stato annunciato al termine della Quare­sima:

«Chi ama la propria vita la perde» (Gv. 12,23).

In questo giorno nel quale Tu, deposto dalla Croce, vieni portato al sepolcro, chiuso poi dalla grande pietra, vengo ancora richiamato all’immagine del chicco “sepolto nella terra”. Anche il Tuo corpo, oramai senza vita, è stato consegnato alla terra – quasi un grembo accogliente – proprio come per quel seme che vede riaffiorare in sé la nuova vita.

Solo ora, dopo questo cammino di riflessione, in punta di piedi, posso entrare nel mistero della Pasqua-Risurrezione, attraverso quella che è stata definita “la madre di tutte le veglie”.

Questa è la notte che ricorda il passaggio del Mar Rosso e l’esodo di Israele nel deserto.
Questa è la notte della colonna di fuoco.
Questa è la notte di chi ha vinto la morte.
Questa è la Tua notte, Gesù, nella quale Tu appari luce del mondo, ed io sono chiamato, questa notte, a seguirti.

Incomincio a comprendere che Tu, sofferente sulla Croce, sei il vittorioso sul peccato e sulla morte, ma quello che comprendo con gioia è che sei vittorioso sul mio peccato personale.
Ecco quello che Tu vuoi per me. Vuoi farmi passare attraverso la Tua Pasqua-Risurrezione, alla Pasqua della Chiesa comunità e, quindi, alla Pasqua di ogni singolo credente.

Cesare e Carla
augurano al nuovo Parroco, don Massimo,
a don Francesco e a tutta la comunità parrocchiale
una Felice Pasqua.
Gesù è risorto!
È veramente Risorto!

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IL GRUPPO EMMAUS
VERSO LA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI

I ragazzi del gruppo Emmaus celebreranno i sacramenti della Cresima e della Prima Comunione domenica 24 maggio, alla Messa delle 10.30.
In preparazione a questo evento, cruciale per la loro vita, domenica 22 marzo hanno celebrato il rito dei “doni dello Spirito”. Tale rito, previsto dal piano di Iniziazione Cristiana della Diocesi di Brescia, invita a riflettere sulla singolarità di ciascuno all’interno della Comunità cristiana e del mondo intero.
Lo Spirito Santo, ricevuto nel giorno del Battesimo, ha elargito i Suoi doni e, conseguentemente a ciascuno ha trasmesso un particolare carisma che rende ogni battezzato “speciale”, dotato di una sua specifica singolarità. Lo Spirito, infatti, si manifesta attraverso i vari ministeri per il bene comune: è un’avventura affascinante scoprire qual è quello a cui siamo singolarmente chiamati!
In occasione delle celebrazioni dei riti di passaggio dei nostri ragazzi del catechismo, mi trovo spesso a riflettere sul loro significato.
Non sono realtà “da bambini” che riguardano esclusivamente il percorso di iniziazione, buoni per suscitare al massimo un “che carini!” quando i ragazzi rispondono “eccomi” alla voce della catechista e si dispongono nei pressi dell’altare!
In particolare, questo “dei doni dello Spirito” è un rito che richiama in modo forte la mia vita: riflettere e valorizzare la manifestazione dello Spirito Santo in me, trarre forza dai doni che il Signore mi ha concesso nel battesimo e confermato nella cresima dovrebbe essere esercizio quotidiano! Perciò, ritengo che siamo tutti invitati a seguire da vicino il cammino dei nostri “fratelli più piccoli”, perché abbiamo modo di riscoprire tanti tratti caratterizzanti la vita di fede e anche perché il nostro ruolo di guide e testimoni - come catechisti e come adulti - è fondamentale per loro. I ragazzi del gruppo Emmaus sono affidati alla preghiera di tutta la Comunità affinché possano vivere il 24 maggio l’esperienza più piena e più “cristificante” della loro vita.

Un Catechista

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I NOSTRI GIOVANI ALLA VIA CRUCIS
Verso il Santuario Madonna della Stella

Venerdì 27 marzo si è snodata lungo le pendici della collina che porta al Santuario Madonna della Stella la tradizionale Via Crucis allestita dai giovani della nostra Zona Pastorale.
I giovani della nostra Parrocchia hanno partecipato attivamente, collaborando anche alla preparazione dei commenti alle stazioni, che hanno offerto spunti di riflessione agli altri giovani e ai "meno giovani" presenti. Il buio della serata è stato, così, trafitto dallo snodarsi lungo il tracciato della processione che, alla luce delle candele e degli smartphone, si è diretta fino al santuario.
Don Pietro (del Prealpino),Don Massimo e Don Nicola ci hanno guidato e, al termine del cammino, abbiamo avuto anche la gioia di poter entrare in chiesa, accolti dal Rettore, Don Renzo Delai, che ci ha evidenziato il senso di quel santuario, "fortezza della Fede, saldamente fondata su di una autentica devozione a Maria che porta a Cristo" e il legame che papa Paolo VI aveva con quel luogo, dove avrebbe desiderato trascorrere i suoi ultimi anni.
Una preghiera rimasta nel cuore, al termine della serata: "Signore non comprendiamo le tue vie, ma tu conosci la mia strada".

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CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Riunione del 9 marzo 2015


E' stata l'ultima riunione del Consiglio Pastorale nell'attuale composizione: al prossimo incontro saranno chiamati a partecipare i componenti designati dalle elezioni che si svolgeranno domenica 19 aprile! Dopo la preghiera, è stato affrontato proprio il punto del rinnovo del Consiglio ed è stata costituita la “Commissione Elettorale”, prescritta dalla procedura di elezione, che si impegnerà affinché tutto si svolga nel miglior modo possibile, stimolando la partecipazione di tutta la Comunità a vivere questo particolare avvenimento.
Sono state, quindi, definite le attività pastorali e oratoriali per i prossimi mesi: dalle celebrazioni serali del Triduo Pasquale, alla “Stonatissima” (prevista per sabato 16 maggio), fino al tradizionale appuntamento del Palio delle Contrade che si svolgerà a partire da venerdì 5 giugno. Ricordato che i giovani della Parrocchia, venerdì 27 marzo, parteciperanno alla Via Crucis, organizzata dalla “Consulta Zonale per la pastorale giovanile”, lungo il percorso che porta al “Santuario della Stella” di Cellatica, sono state puntualizzate le iniziative per il mese di maggio: confermati i “gruppi di Rosario” nei vari punti della parrocchia, la celebrazione del Rosario in chiesa ogni mercoledì sera, alle 20.30 e la celebrazione conclusiva in chiesa venerdì 29 maggio (sempre alle 20.30). Saranno messe in campo proposte mirate per ragazzi e giovani: incontri di riflessione su Maria, dedicati ai giovani delle Superiori; una celebrazione settimanale del S. Rosario pensata in special modo per i bambini.
E' stata confermata l'intenzione di allestire anche quest'anno il Grest nella nostra parrocchia, indicando il periodo dal 15 giugno al 3 luglio. L'unanimità dei presenti ha ritenuto che l'esperienza accumulata dal Don nelle realtà in cui ha già operato, sperimentando questo particolare momento pastorale, gli consentirà di organizzare al meglio il grest. Si è anche discusso sulla possibilità di organizzare un “Campo Scuola” in luglio e il Don dovrà valutare se è concretizzabile la proposta, anche in relazione alla disponibilità di persone di supporto.
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici ha deciso di provvedere quanto prima a comunicare i dati della gestione economica della Parrocchia, nelle forme e nei tempi che si riterranno opportuni.
Don Massimo ha comunicato che per i prossimi mesi gli è stato chiesto di dare ospitalità in Parrocchia a Don Nicola Signorini, proveniente da un periodo in missione in Mozambico, che non avrà incarichi formali.
Il Parroco ha chiarito che per il momento non gli è sembrato opportuno cambiare le consuetudini liturgiche e pastorali, ma è sua intenzione proporre al nuovo Consiglio un complessivo nuovo piano pastorale. E' stata evidenziata la necessità di allargare il gruppo della Caritas parrocchiale per far fronte alle continue richieste e anche per meglio organizzare il servizio in funzione di una più stretta collaborazione con le altre parrocchie e con altre istituzioni che operano nel settore.
La riunione si è conclusa con la preghiera e la benedizione.

Il segretario

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Centro culturale ricreativo CSI:
Bibbiù nel nostro oratorio

Domenica 8 marzo 2015, in oratorio, organizzata dal circolo culturale CSI, si è tenuta una recita di alcuni passi della Bibbia in dialetto bresciano, con la voce recitante della sig.ra Gabriella Boniotti di Collebeato, grande appassionata del “BIBBIÙ”, celebre e popolarissimo testo di Achille Platto, traduzione in bresciano dei passi più noti dell’Antico e Nuovo Testamento, calati in un contesto legato al mondo contadino.
Gli argomenti della recita sono stati: la creazione del mondo (La creassiù del mond), Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre (L’Om, la Fomna, al Pecàt), alcuni passi del Nuovo Testamento, tra i quali l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Madonna (L’Anunciasiù), il tormento di San Giuseppe e la Passione (Passiù).
L’uso del dialetto bresciano, con i suoi accenti e le sue cadenze, ha reso più vivo e chiaro il messaggio biblico, giungendo in fretta all’essenza del contenuto, rendendolo molto attuale.
La signora Boniotti ha saputo esporre ed interpretare con grande abilità situazioni diverse: ora ironiche, ora comico-grottesche, fino a giungere al drammatico momento della Passione.
Alla fine il nostro Prevosto, don Massimo, ha ringraziato l’interprete e, a nome del circolo dell’oratorio, ha consegnato un piccolo dono ricordo.
Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco offerto dal circolo culturale CSI, durante il quale la sig.ra Gabriella ha ringraziato il pubblico, perché la sua passione è stata più volte ricambiata da numerosi applausi ed encomi alla sua bravura.
Il circolo si è ripromesso di invitarla ancora, perché i presenti sono rimasti entusiasti della sua interpretazione.




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“Corpus Hominis”: arte, opere e cuore per la comunità
FATTI VEDERE!

E’ la dinamica tipica del Social Network, ma in questo caso la rete è quella reale: delle nostre strade cittadine, dei nostri quartieri, delle famiglie che vi abitano. “Corpus Hominis” è un progetto che coinvolge la città e le sue tante realtà parrocchiali che difficilmente hanno dei contatti tra di loro. Si tratta di iniziative legate alle varie zone della città che la diocesi ha deciso di promuovere e di allargare all’intera cittadinanza.
CHE COS’È “CORPUS HOMINIS”?
Da quest’anno e per i prossimi due anni successivi, le parrocchie della città sono coinvolte in una serie di iniziative preparatorie alla tradizionale festa del CORPUS DOMINI (CORPO DEL SIGNORE), che si festeggerà il prossimo 4 giugno. Il progetto è stato chiamato “CORPUS HOMINIS”, tradotto dal latino: “corpo dell’uomo” a significare la relazione tra la nostra umanità, la nostra storia, la nostra creatività e la persona di Gesù Cristo.
Le dinamiche del progetto sono illustrate nel documento di presentazione: condividere le risorse presenti in ogni comunità e di metterle in rete nel cosiddetto ”sistema culturale urbano”. Cito: “Corpus hominis sarà il frutto di un percorso di azioni e relazioni significative tra realtà ecclesiali e culturali del territorio”.
Ogni iniziativa racconterà quindi un’esperienza della comunità cristiana che la organizza.
COSA PROPONIAMO NOI DI CASAZZA?
Anche la nostra comunità parrocchiale è stata coinvolta. Tra le iniziative presentate dalla nostra zona (la Vicaria Nord) verrà organizzata una biciclettata “culturale”, che servirà a guardare il nostro territorio come un patrimonio storico, culturale e religioso. Il percorso toccherà la nostra parrocchia, la partenza sarà infatti dal nostro oratorio, raggiungerà l’oratorio di san Bartolomeo e si concluderà a Mompiano. L’aspetto ricreativo della passeggiata si mescolerà a piccole soste didattiche e si concluderà con una merenda.
L’evento sarà cittadino e l’appuntamento è per sabato 2 maggio prossimo.

Marek

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18 e 19 APRILE 2015: votazioni per il rinnovo del Consiglio Pastorale

Da domenica 15 marzo sino a martedì 24 marzo 2015, sono state raccolte le candidature per il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale in vista delle elezioni che si terranno nei giorni di sabato 18 e domenica 19 aprile 2015.
Mercoledì 25 marzo alle 20.45, in oratorio, la commissione, riunitasi per lo spoglio delle candidature, ha contato ben 104 schede compilate con i nominativi di coloro che si sono auto-candidati o che sono stati semplicemente segnalati per conoscenza: 58 parrocchiani, suddivisi per tre fasce di età.
Nei giorni successivi, 23 di loro hanno effettivamente confermato la loro disponibilità a candidarsi:
Fascia dai 18 ai 35 anni:
CINGIA LUCA
GATTI STEFANO
MALGARI SIMONE
O'CAMPO ANDRE'
ZANETTI VERONICA

Fascia dai 36 ai 60 anni:
BORDIERI CARMINE
CAPRIOTTI MARA
D’ADAMO MAREK
DA PARE' CRISTINA
GATTI FLAVIO
MANFRIN OTTAVIANA in Vanzillotta
ZAPPONI LUIGI

Fascia oltre i 60 anni:
BALLINI GIOVANNI
BECCALOSSI VITTORIO
FADABINI GIUSEPPE
FILIPPINI CESARE
MADEI CATERINA in Giacomantonio
MAESTRI LAURA in Rocchi
MAGNANI CORRADO
MALOSSO LEDA in Tecchioli
TAINI ALESSANDRO
VENTURELLI ANGELO
ZUBANI GIORGIO

A nome della Comunità ci sentiamo di ringraziare tutti i candidati.
Per la votazione: all’uscita da Messa, troveremo le schede elettorali e le urne, che ci permetteranno di esprimere le nostre preferenze.
Nelle schede elettorali saranno riportati i nomi dei candidati suddivisi per “Liste”, sarà possibile esprimere una preferenza per ciascuna fascia d’età.
Possono partecipare alle elezioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale tutti coloro che, ricevuti i sacramenti del battesimo e della cresima, sono in comunione con la Chiesa, domiciliati in parrocchia e stabilmente operanti in essa e abbiano compiuto il 18° anno di età.
Il nostro Consiglio Pastorale avrà 19 componenti (di cui almeno 10 eletti) che verranno ufficialmente proclamati il 26 aprile.
La nostra partecipazione al voto, ma soprattutto la nostra preghiera renderanno questo evento un bel momento di Comunità.
DIAMO A TUTTI APPUNTAMENTO PER I GIORNI DELLE ELEZIONI 18 E 19 APRILE 2015.

La Commissione elettorale

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Rinnovo del Consiglio Pastorale
Riflessioni di un Consigliere di “lungo corso”

E’ in corso la procedura per il rinnovo dei componenti del Consiglio Pastorale ed è un’occasione imperdibile per riflettere sul significato e sul ruolo che ha questo organismo.
La parola fondamentale per intendere il senso del Consiglio Pastorale è “CORRESPONSABILITÀ”, che non significa “il parroco può dire quel che vuole, ma adesso decidiamo noi!”.
Piuttosto, è la “capacità di rispondere insieme” a ciò che i fratelli e soprattutto il Signore chiedono. Implica la disponibilità a collaborare e a saper obbedire, guardando le cose con una prospettiva più ampia rispetto alla visione personale.
Qualche anno fa mi sono messo a disposizione della Parrocchia per far parte del Consiglio e penso che sia un'esperienza impagabile. Spesso, impegnato in varie attività parrocchiali, il mio punto di vista risulta molto parziale: c'è il rischio di considerare il mio gruppo o il mio ambito di intervento come il centro intorno a cui ruota l'intero universo parrocchiale!
Ad ogni incontro del Consiglio, però, sono obbligato a "perdere" del mio e farmi carico di esigenze che non avrei nemmeno immaginato ci fossero. Ogni apporto invita a trovare equilibrio tra bisogni e forze disponibili, tenendo sempre presente che il fine per cui ci si incontra è rendere una sempre migliore testimonianza di Cristo.
In Consiglio ci si rende conto che la parrocchia non è diversa da una famiglia che continuamente si trova a prendere decisioni che coinvolgono la vita di tutti i suoi componenti.
Invocato lo Spirito, idee e opinioni individuali si spersonalizzano, si elevano a consigli da offrire, in primo luogo, a Dio e, di conseguenza, al parroco che, da guida e pastore, ascolta, pondera, stimola, medita, quindi … è chiamato a prendere decisioni!
Partecipare al Consiglio Pastorale è un'esperienza da non farsi mancare, ma non perché è lì che si decidono le cose importanti o si può avere influenza sul parroco…
Piuttosto, perché è lì che si può dare la giusta collocazione alle urgenze di quanti alla parrocchia chiedono (anche inconsciamente) di essere un punto di riferimento per la propria vita.
Chi si propone per il Consiglio alle prossime elezioni - sono certo – lo fa sapendo che questo organismo non è un mini-parlamento, ma grazie al contributo di ciascuno può essere un cuore pulsante, un radar sensibile sintonizzato sulla vita della Comunità e della Chiesa universale.
Ne faranno parte coloro che nel servizio riconoscono uno strumento di realizzazione del cammino di imitazione a Cristo e (con tutti i limiti che inevitabilmente ci sono) potrà essere un’occasione per vivere l’unità.
Non lasciamo solo il parroco (come nella vignetta), ma offriamo la nostra disponibilità a “rispondere insieme”.
Con la preghiera e affidandoci a Maria Madre della Chiesa, tutti potremo contribuire all’evangelizzazione di un mondo, sempre più refrattario a discorsi incoerenti, ma affascinato da quei gesti di vera misericordia che portano Gesù nelle strade di oggi.

Carmine

 

 

 

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Rogo della vecchia 2015

Ha imperversato per le vie del quartiere da domenica 8 marzo, con il suo sguardo felino, con il suo gatto nero al braccio, i denti sgangherati e le rosse unghie acuminate: una splendida “Brutta Vecchia”!
Ma giovedì 12 marzo (un po’ a sorpresa!) è stata processata e condannata, perché emblema di egoismo e violenza (quanta ce n’è nel mondo! E in noi?). Com’è giusto l’abbiamo bruciata, abbiamo simbolicamente distrutto con lei quanto di brutto portiamo dentro, ripartendo per la seconda metà della Quaresima con uno slancio in più.
Abbiamo così celebrato l’inizio della “primavera spirituale” che precede di poco quella della natura, ci siamo ritrovati intorno al fuoco per esprimere la nostra filiale fiducia nel vero Fuoco che arde nei nostri cuori.
Una tradizione antica e rurale che, ormai, diventata familiare e familiarizzante, fa parte del nostro vivere l’attesa della Pasqua con gioiosa speranza.
I ringraziamenti per il complessivo “successo” dell’evento vanno doverosamente e sentitamente a Don Massimo che per la prima volta ha vissuto con noi questa serata; a Marino, artista e artefice della scultura mandata al rogo; al gruppo volontari “Val Carobbio”, gestore del “fuoco sicuro”; a chi ha reso possibile la settimana itinerante della Vecchia per il quartiere; ai bambini che hanno affidato al braciere i disegni delle loro paure; a chi ha permesso la messa in scena del processo; a chi ci ha reso piacevole il tutto con il lavoro allo stand gastronomico e … a tutti quelli che – in un modo o nell’altro – hanno partecipato (anche solo con la presen-za) per far sì che un momento di tradizione diventasse un’occasione di attuale fraternità!

Gso Casazza

vedi le foto della serata