Questo mese dedicato a Maria ci dà la possibilità di ... PREGARE
insieme in famiglia: siamo chiamati a riscoprire il valore del pregare insieme:
siamo chiamati a riscoprire il significato profondo di questa esperienza.
Prendere in mano la corona è la serena manifestazione del
nostro bisogno di saperci fermare e pregare insieme.
Nelle nostre case risuoni questa preghiera, questa invocazione a Maria; siamo
veramente una piccola chiesa... la presenza di Maria ci dà la certezza
della presenza di Gesù e certamente ci farà sussultare di gioia.
Affidiamoci a Lei, mettiamoci sotto la sua protezione!
Maria Madre della Chiesa:
proteggici, sostienici, accompagnaci
Domenica
prossima, appuntamento alla Madonna della Stella di Gussago per raggiungere
a piedi il Santuario della Madonna di Adro. Il percorso si snoda per poco
più di 20 km. tra le belle località della Franciacorta. Ormai
da 32 anni, pellegrini dagli 8 agli 80 anni si ritrovano ad affrontare il
viaggio a prescindere dalle condizioni atmosferiche, che - si sa - in questo
periodo dellanno sono ancora variabili. A dire il vero limiti di età
non esistono, fin tanto che laffetto alla Madonna riempie il cuore e
dona vigore alle gambe!
Questo pellegrinaggio nasce dalla volontà di un manipolo di padri Carmelitani
Scalzi ed un gruppo di ragazzi che comprendono che questa avventura affonda
le sue radici nella storia e nella cultura europee. Ancora oggi è possibile
farne esperienza: Czestochowa, Santiago, Assisi, Loreto, Roma... Per chi lha
fatto il fascino è innegabile!
E la giusta occasione per sperimentare il gusto di una vita che di passo
in passo, si manifesta nellessenzialità della condivisione e
dellamicizia sincera tra i compagni di viaggio. Si scopre la bellezza
di pregare insieme, di cantare in allegria, la meditazione silenziosa quando
avverti il ritmo del tuo cuore battere allunisono con i passi di chi
cammina con te. Una cadenza, un ritmo che appartiene a questo popolo in cammino:
il popolo del pellegrinaggio. Cè anche la fatica - certo - ma
è proprio qui che si scopre la Verità delle cose, quella che
a volte sembra nascondersi fra le pieghe del mondo.
Unesperienza straordinaria ma che ti permette di tornare allordinarietà
del giorno dopo - tra i banchi di scuola come sul luogo di lavoro - segnato,
ma con un cuore pieno di gioia e col vigore che solo lesperienza della
fede ti può donare .
Marek
per informazioni sul programma e iscrizioni dettagli
Il
Rosario consiste nella meditazione dei vari misteri della salvezza.
La recita del Padre Nostro e delle 10 Ave Maria hanno
la finalità di aiutarci a contemplare Cristo con Maria:
ricordare la Sua Presenza
imparare la Sua Parola
conformarci a Gesù
supplicare la Sua Presenza
annunciare la Sua Salvezza
Maria è stata la prima ad accoglierlo, a vivere
per Lui: lelogio di Gesù per sua madre lo esprime rispondendo alla
folla: chi è mia madre? Chi ascolta la mia Parola e la mette in
pratica, e Maria nel suo cammino ha realizzato il suo impegno-promessa:
si faccia di me secondo la tua Parola.
E Maria che ci può condurre a Cristo, che ci può aiutare
a seguire Gesù nella vita di ogni giorno. Anche nella nostra vita interviene
sempre a nostro favore come ha fatto alle nozze di Cana: non hanno più
vino.
Maria non ci può abbandonare perché sotto la crocve ha accettato
il nostro essere figli: Gesù ci ha donato Lei.
S.Giovanni commenta che dopo questo momento la prese in casa: anche
noi siamo chiamati, invitati a prendere in casa Maria, con Lei la vita sarà
carica di serenità e speranza.
La recita del Rosario in mezzo alla nostre case, nella nostra casa, nella nostra
chiesa, sarà realizzare una comunione, una relazione di Fede e di Amore
che permette di abbattere le barriere, di eliminare i pregiudizi, di farci sentire
figli dello stesso Padre in cammino verso leternità. Le cose terrene,
le ideologie non ci possono unire.
Senza paura, senza vergogna ... prendiamo in mano la c o r o n a.
Tutti possiamo reggerla con gioia: uomini, donne, giovani, bambini.
Durante questo mese sentiamoci uniti da un filo diretto: la preghiera
del Rosario. Con questa preghiera RINGRAZIAMO, INVOCHIAMO MARIA che in
modo particolare è la nostra Madre.
MARIA MADRE DELLA CHIESA, PREGA CON NOI E PER NOI
don Evandro
La Resurrezione di Gesù è il dato fondamentale della nostra fede,
tanto da poterlo ritenere il discriminante tra la fede cristiana e tutte le
altre forme di fede.
La fede cristiana nasce dalle apparizioni di Gesù Risorto: noi crediamo
in Cristo perché ci sono stati testimoni che ci hanno raccontato
quelle apparizioni.
Dalle apparizioni abbiamo gli unici dati sul corpo risorto, su come
sarà anche il nostro corpo risorto.
Bisogna ricordare bene che la resurrezione di Gesù non è un risveglio
dalla morte (come quella di Lazzaro), è una condizione di vita nuova,
che presenta alcuni elementi uguali alla vita storica, i quali permettono
di riconoscere Gesù. Gesù Risorto, così, è riconoscibile
dai testimoni, ma non è uguale al Gesù storico. Il Risorto è
in continuità, nella discontinuità, con Gesù storico.
Le apparizioni sono un evento unico e irripetibile che fanno nascere la fede
cristiana.
E la prima apparizione in assoluto di Gesù Risorto, è la
più importante, molto complessa nella sua dinamica, riportata da tutti
i Vangeli.
Versetti 1-2
Maria Maddalena (insieme a Maria di Giacomo e Salome, secondo il racconto degli
altri evangelisti) va al sepolcro con lintento di fare il funerale a Gesù,
secondo le usanze ebraiche, visto che, dopo la morte, il corpo di Gesù
era stato sepolto in fretta.
E importante sottolineare che ciò avviene di buon mattino,
quando era ancora buio. Questa indicazione non ci parla tanto del momento
cronologico, quanto piuttosto sta ad indicare che quella è la condizione
di Maria: è un momento che contiene luce e tenebra contemporaneamente.
La luce dellamore per Gesù, la tenebra del dolore per la sua morte.
Vede il sepolcro vuoto, ma il suo è un vedere che non riesce ad andare
oltre a ciò che vede. E' uno sguardo soltanto materiale.
Visto il sepolcro vuoto, Maria dà lavviso ai discepoli.
Segue, nel Vangelo, il racconto di Pietro e del Discepolo Amato che si recano
sul posto ed entrano nel sepolcro. Nel brano è ossessionante il riferimento
che viene fatto al sepolcro (parola citata sette volte).
E importante notare che tutte le apparizioni di Gesù Risorto non
sono una manifestazione improvvisa, ma sono un cammino di scoperta, cè
sempre un percorso che il testimone compie. Nella narrazione di
questo episodio evangelico tutto è giocato sulluso dei verbi in
lingua greca, che nella traduzione in italiano vengono resi con guardare:
il primo verbo blepein (versetti 1 e 5) indica un guardare superficiale;
il secondo theorein (versetti 6 e 12) veniva usato in relazione
agli effetti speciali usati nelle rappresentazioni teatrali greche, è
un guardare con attenzione; il terzo orao (versetti 8 e 14) significa
vedere con la fede.
Versetto 11
Maria cerca lamato che non trova e resta lì, sul luogo che ne contiene
il ricordo: attende il Signore. Resta fuori dal sepolcro, non cerca i segni
(come avevano fatto i discepoli entrando): cerca Gesù!
Piange. E il pianto inconsolabile che esprime amore, che rappresenta una
preghiera.
Versetti 12-13
Gli angeli che appaiono nel racconto del Vangelo di Giovanni non annunciano
niente, contraddicendo il significato stesso della parola angelo
(messaggero). Le vesti bianche esprimono la luce della fede, a significare che
solo dalla fede può nascere la visione di Gesù Risorto: più
che veri angeli, sono loro stessi dei testimoni.
Parlano. Vogliono iniziare con lei il cammino di ritrovamento di Gesù.
Le chiedono: Perché piangi?. E lei dà le sue motivazioni:
lei cerca Gesù per guarire dal suo dolore, ma è il Gesù
sbagliato che sta cercando, perché cerca Gesù morto.
Versetto 14
Si volta indietro. Percepisce una presenza e guarda dalla parte opposta al sepolcro.
Questo è un esempio rivolto a ciascuno di noi: dobbiamo smettere di vedere
la nostra vita come un cammino verso la morte (guardare al sepolcro), dobbiamo
volgere lo sguardo verso le cose di lassù.
Si volta e vede Gesù che sta in piedi (lo stare diritto rappresenta che
è il Vivente). Ma non sa che è Gesù. Maria Maddalena va
oltre gli angeli (testimoni di qualcosa che è accaduto), vede che Gesù
è presente, ma non lo riconosce.
Questo accade anche a noi, che non ci accorgiamo della presenza di Cristo nelle
vicende della nostra vita. Lilluminazione non è vedere altro da
quello che cè, ma vederlo con sguardo diverso. I nostri occhi sono
rivolti al sepolcro, continuiamo a guardare le paure del nostro cuore. E facendosi
guidare dalle paure non si va molto lontano.
Versetto 15
Gesù la chiama donna. Ricordiamo che Gesù usa questo
appellativo per rivolgersi alla Samaritana e a sua madre (a Cana e dalla croce).
Luso dellespressione donna intende un rivolgersi allintera
Umanità. Gesù parla allUmanità che soffre le paure
della morte.
Maria Maddalena piange per la scomparsa di Gesù. La sofferenza è
unesperienza di tutti gli uomini, ma Gesù vuole purificare questa
sofferenza, anche perché lo sperimentiamo o la sofferenza
si purifica e porta ad incontrare Dio, oppure diventa un ostacolo per vedere
il Risorto.
Chi cerchi? E la stessa domanda che Gesù ha fatto ai primi discepoli
(Gv 1,38), è la stessa domanda che rivolge ai soldati che vengono a catturarlo
(Gv 18,4). Tutta la nostra vita è una ricerca del Signore. Si può
cercare Gesù per eliminarlo o per amarlo.
Maria pensa che sia il giardiniere (questo richiama il Cantico dei
Cantici), perché è ancora legata al fatto che la morte ha mangiato
Gesù.
Versetto 16
Gesù la chiama: Maria! (più esattamente, Miriam!).
Sente quel nome pronunciato da una voce familiare che la conosce, che ha dato
la vita per lei.
Ricordiamo che, nel Vangelo di Giovanni, Gesù chiama per nome in quattro
occasioni. Lo fa per tirare fuori: fuori dallignoranza (Filippo,
prima della moltiplicazione dei pani), fuori dalla tomba (Lazzaro), fuori dalla
sofferenza (Maria Maddalena), fuori dal tradimento (Pietro).
Anche nei nostri confronti, la voce del Signore ci chiama per nome. La chiamata
sarà definitiva, per noi, nellincontro con Cristo, nel giorno della
nostra Pasqua; ma già ora, nel giorno di Cristo Risorto, ci chiama per
tirarci fuori dalla morte e passare alla vita.
Maria chiama Gesù rabbunì, che letteralmente si deve
tradurre mio maestro. E un termine affettuoso, di grande confidenza.
Questa apparizione del Risorto è la risposta alla domanda che i primi
discepoli avevano rivolto a Gesù; Dove abiti?. Gesù
aveva risposto: Venite e vedrete.
E nellamore compiuto che abita il Signore! Nel dare la vita è
la compiutezza dellamore! Cristo Risorto è riconoscibile quando
lo vediamo nellamore compiuto.
Versetti 17-18
Il riconoscimento abilita Maria Maddalena ad essere testimone, non
può trattenere Gesù per sé, ma è chiamata alla sua
missione: andare dai discepoli, che Gesù chiama fratelli.
Nel Vangelo di Giovanni, Maria Maddalena è lUmanità e noi
siamo chiamati a fare il suo percorso, siamo chiamati a volgere lo sguardo dallaltra
parte del sepolcro, lontano dalle nostre paure e volgerlo verso la vita
donata che vince la morte. Siamo chiamati a morire ogni giorno al passato,
a non immergerci nellaffanno per il futuro, ma a vivere nellamore
il presente, occasione unica ed irripetibile di eternità.
a cura di Carmine
Ia Atti Apostoli 14,21-27
IIa Apocalisse 21,1-5
Gv 13,3133a.34-35
Ia Atti Apostoli 15,1-2.22-29
Apocalisse 21,10-14.22-23
Gv 14,23-29
Ia Atti Apostoli 1,1-11
L. Ebrei 9,24-28.10,19-23
Lc 24,46-53
Ia Atti Apostoli 2,1-11 / IIa L. Romani 8,8-17
Gv 14,15-16.23b-26
Ia Proverbi 8,22-31
IIa L. Romani 5,1-5
Gv 16,12-15
Se oggi cè un desiderio, una aspettativa è quella della Pace.
È stato ed è il primo dono della Pasqua: il Cristo si è
presentato vittorioso della morte portando ai suoi discepoli il dono della Pace
con il compito di portare il perdono. Oggi questa Pace è lontana, quasi
irraggiungibile, desiderarla sembra sia una utopia, un desiderio
irraggiungibile:
non la si trova tra le Nazioni,
non esiste fra le classi sociali,
impensabili fra le razze e fra Nord e Sud,
non abita nella Politica,
fa fatica a sostare nella famiglia
eppure si fanno manifestazioni e cortei per la Pace, si organizzano convegni
e dibattiti e diventa sempre più difficile sperimentare la Pace, trovare
la serenità, la tranquillità, vivere in pace
Forse non abbiamo colto il profondo significato di questo dono:
Gesù ha detto vi do la mia Pace, non come la dà il mondo
che vuol dire che non tutte le strade e le strategie portano alla Pace, ma la
strada è unica e insostituibile, è la strada che mette laltro
davanti a te, allo stesso livello, con la stessa dignità e con gli stessi
diritti, qualunque esso sia se con lui tessi solo una relazione di Amore, Amore
che è dedizione, servizio, dono, stima senza confini e senza limiti.
È la strada che Lui ha percorso per primo, per cui ha potuto dire con
fermezza amatevi come io vi ho amato.
È lunica strada, luomo con la sua inventiva non né
può trovare unaltra, né scoprirla.
Quello che manca alla nostra società è lamore e mancando
lamore manca Dio e le conseguenze non mutano, ci si trova indifesi, paurosi,
diffidenti e falliti come Adamo nel paradiso terrestre.
Il Cristo risorto è ancora in mezzo a noi per darci la sua Pace, per
aiutarci a camminare insieme nella gioia
accogliamolo
ascoltiamolo
facciamo fruttificare il suo dono nelle nostre case e la Pace sarà
un dono vissuto e condiviso.
don Evandro
Una notte ho fatto un sogno splendido.
Vidi una strada lunga, una strada che si snodava dalla terra e saliva su nell'aria,
fino a perdersi tra le nuvole, diretta in cielo. Ma non era una strada comoda,
anzi era una strada piena di ostacoli, cosparsa di chiodi arrugginiti, pietre
taglienti e appuntite, pezzi di vetro. La gente camminava su quella strada
a piedi scalzi. I chiodi si conficcavano nella carne, molti avevano i piedi
sanguinanti. Le persone però non desistevano: volevano arrivare in
cielo. Ma ogni passo costava sofferenza e il cammino era lento e penoso.
Ma poi, nel mio sogno, vidi Gesù che avanzava. Era anche lui a piedi
scalzi. Camminava lentamente, ma in modo risoluto. E neppure una volta si
ferì i piedi.
Gesù saliva e saliva. Finalmente giunse al cielo e là si sedette
su un grande trono dorato. Guardava in giù, verso quelli che si sforzavano
di salire. Con lo sguardo e i gesti li incoraggiava. Subito dopo di lui, avanzava
Maria, la sua mamma.
Maria camminava ancora più veloce di Gesù.
Sapete
perché? Metteva i suoi piedi nelle impronte lasciate da Gesù.
Così arrivò presto accanto a suo Figlio, che la fece sedere
su una grande poltrona alla sua destra.
Anche Maria si mise ad incoraggiare quelli che stavano salendo e invitava
anche loro a camminare nelle orme lasciate da Gesù, come aveva fatto
lei.
Gli uomini più saggi facevano proprio così e procedevano spediti
verso il cielo. Gli altri si lamentavano per le ferite, si fermavano spesso,
qualche volta desistevano del tutto e si accasciavano sul bordo della strada
sopraffatti dalla tristezza.
Una mattina un professore di cardiologia condusse gli alunni al laboratorio
di anatomia umana dell'Università. Stavano osservando alcuni organi,
quando notarono un cuore smisuratamente grande.
Il professore chiese ai ragazzi se sapevano dire a chi fosse appartenuto,
intendendo quale malattia avesse causato la morte di quella persona.
"Io lo so" disse un ragazzo, in tono molto serio. "Era il cuore
di una madre".
"Evviva!
Abbiamo vinto la Coppa Disciplina! Ven 30 alle 22.00 circa, al Lamarmora dopo
le finali zonali cè la premiazione. Vieni?.
Questo il messaggio che la scorsa settimana freneticamente circolava sui telefonini
dei dirigenti, degli allenatori e dei giocatori tutti della squadra di calcio
categoria Open D del nostro Gruppo Sportivo dellOratorio.
Cosè la Coppa Disciplina?
E il premio che il C.S.I. assegna alla squadra di ogni girone che subisce
meno ammonizioni, espulsioni, multe e squalifiche: la più corretta!
La squadra, allenata da Enrico e capitanata da Giacomo, era formata questanno
da 18 atleti di varie età: si parte dai 19 anni di Marco, si passa ai
27 del Garzo ed ai 30 di Moreno, per arrivare ai 40 appena compiuti (auguri!)
del Pera. Un mix di esperienza e di spensieratezza, di impegno e di goliardia,
di amicizia e di sana rivalità: il tutto accomunato da una immensa passione
per il pallone.
Questa vittoria denota i principi che stanno alla base del nostro Gruppo Sportivo:
impegno massimo nelle attività (abbiamo conquistato un ottimo quarto
posto in classifica), ma con ben presenti lo spirito di lealtà e di rispetto
per gli avversari e per larbitro.
Se consideriamo che questa squadra è riuscita a conquistare lambito
premio per ben 3 volte nelle ultime 4 stagioni, possiamo dirci orgogliosi dei
binari sui quali stiamo viaggiando.
Bravi ragazzi! Continuiamo così
Nando
MARTEDI 11 MAGGIO,
ORE 20.30
(l'incontro finirà alle 22.15).
Il tema sarà:
LA COMUNICAZIONE:
ASCOLTO E RISPETTO
Si comincerà con un momento iniziale comune, seguiranno i lavori di
gruppo per poi concludere insieme con una sintesi finale.
Lincontro ha lo scopo di far incontrare le famiglie della parrocchia
per stimolare unanalisi del proprio rapporto con i figli e condividere
buone pratiche.
Per organizzare al meglio lincontro si prega di comunicare la propria
partecipazione a
Rosanna tel. 338 1449843
PROSSIMI INCONTRI:
18 maggioLa relazione di coppia
1 giugnoSintesi e valutazione del lavoro e prospettive
Ora più che mai è importante e necessaria la presenza attiva del Consiglio
Pastorale, perché la Parrocchia possa realizzare la Sua missione:
Don Evandro
LOratorio si avvia a dar vita allesperienza estiva del GREST, è coinvolta tutta la Comunità, non solo gli animatori. È in gioco il futuro e la formazione di questi ragazzi, è un gioco di squadra, che si declina col dialogo e con la comunicazione per comunicare e far assimilare i veri valori della vita Liberi dalla scuola e da altri impegni i ragazzi sono invitati a vivere questa Avventura con gioia e serenità
il logo di quest'anno
|
ISCRIZIONI APERTE!!!
Un
gruppetto di giovani della nostra Parrocchia, insieme ad altri tremila giovani
provenienti da tutto il mondo, hanno trascorso il Primo Maggio a Loppiano,
la cittadella permanente, dove si vive l'impegno di mettere in
pratica l'ideale dell'Unità proposto dal Movimento dei Focolari.
Hanno così preso parte ad un momento molto significativo della Settimana
Mondo Unito, iniziativa che propone il dialogo e la comunione tra i
giovani, tradotti in azione ed impegno, come strumento per il cambiamento
del mondo.
Anche se attorno si moltiplicano i contrasti, noi dobbiamo costruire
ponti. Noi siamo esperti in questo, perché dobbiamo costruirli con
lamore e i ponti che si costruiscono con l'amore restano.
Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari, nella telefonata dapertura
della Settimana mondo unito 2010 aveva invitato i giovani presenti a Loppiano
ad essere i primi operai di questa ingegneria nuova. E i tremila presenti
nella cittadella toscana hanno accettato la sfida, che nel corso della giornata
si è tradotta in laboratori dapprofondimento e dazione.
Molti ponti tra i popoli sono stati gettati, tanti cantieri di comunione sono
stati aperti, ma gli operai non vanno in vacanza: il mondo unito richiede
sempre progetti innovativi e arruola nuove forze.
Non vivere su questa terra come un estraneo
o come un turista nella natura. Vivi in questo mondo come nella casa
di tuo padre: Nazim Hikmet |
Con laiuto dello Spirito, che ci è stato dato prendiamoci in
mano e con concretezza verifichiamo come siamo in relazione con le cose, gli
avvenimenti, il creato e scopriamo come siamo collocati di fronte alluomo
con tutti i suoi problemi di vita, di esistenza e di futuro. La nostra completezza
di vita avviene se sapremo coniugare con verità questi cinque verbi:
Vivere, Credere, Amare, Sentire, Gioire
Esprimono sentimenti e atteggiamenti del nostro essere, ma il modo giusto
di coniugarli non è facile trovarlo e realizzarlo; ecco perché
dobbiamo metterci in ginocchio e pregare lo Spirito perché
con i suoi sette doni ci dia Luce, Forza, Coraggio, Amore, perché la
nostra vita sia la testimonianza della sua presenza e della sua opera, per
essere nuove creature.
Leffetto della sua azione è essere nuove creature,
che vivono la vita come dono per realizzare il progetto di Dio e perché
sempre possiamo dire contemplando lopera delle nostre mani è
cosa buona è cosa molto bella.
Questo è il compito, la missione del Cristiano , obbedire allo Spirito,
collaborare per realizzare la salvezza e la gioia di ogni uomo, perciò
le cose, la natura, gli animali non devono mai prendere il posto dellUomo
fatto ad immagine e somiglianza di Dio, meta del disegno
di Dio, della sua attenzione, del suo amore.
Il salmo ci richiama a questa realtà:
che cosa è luomo perché tu te ne ricordi? Lhai
fatto poco meno degli angeli
di gloria e di onore lo hai coronato!
Anche oggi, soprattutto oggi abbiamo bisogno di riscoprire luomo nella
sua dignità, nella sua vocazione.
Don Evandro
Possiamo considerare questo un brano adatto al “tempo ordinario” dell’anno liturgico, in quanto si parla di “peccato” e di “perdono”, caratteristiche tipiche della nostra quotidianità... segue
Cosè quel cartellone
che campeggia allingresso della nostra chiesa, così colorato
e pieno di belle facce, allegre e sorridenti?
E linvito che il gruppo Gerusalemme rivolge alla Comunità
per essere accompagnato, dalla preghiera di tutti, al grande incontro con
Gesù Eucaristia di domenica 6 giugno.
Come? Riceveranno la Prima Comunione e la Cresima lo stesso giorno?
Sì. In particolare, riceveranno la confermazione nella
stessa celebrazione, prima di accostarsi alla Comunione.
Ma che centra la Cresima con la Prima Comunione? E poi, fare la Cresima
a 10 anni non è troppo presto?
Bisogna riflettere sul fatto che liniziazione cristiana è un
cammino di fede che, grazie ai sacramenti del Battesimo, della Cresima e dellEucaristia,
introduce progressivamente nel mistero di Cristo, cioè fa diventare
cristiani.
Il vertice di questo cammino è nellEucaristia, perchè
con essa si attua la più profonda comunione con Gesù Cristo.
Non possiamo pensare ai sacramenti delliniziazione cristiana come a
tre azioni sacre autonome: sono piuttosto ununica azione
di grazia che parte dal Battesimo e si compie, attraverso la Cresima, nellEucaristia.
Battesimo e Cresima sono i sacramenti che introducono, iniziano
allEucaristia, che è il sacramento dei sacramenti.
Leucaristia è il sacramento della piena maturità cristiana
e ad essa possono accedere solo gli iniziati.
Ma una volta ricevuta anche la Cresima a 10 anni, il catechismo
non finisce troppo presto?
Se riflettiamo sul fatto che liniziazione raggiunge il suo vertice con
lEucaristia, dobbiamo ritenere che questa non conclude il cammino di
inserimento nel mistero di Cristo, ma lo rinnova ogni settimana nel giorno
del Signore. Il catechismo di iniziazione serve per inserire i
fanciulli in quella vita in Cristo che non termina con la Cresima o la prima
Comunione, ma che dura per tutta lesistenza e continuamente si alimenta
al Sacrificio Eucaristico.
Carmine
Un appello ai genitori dei candidati (ma
non solo)
Ritenere che ricevere i Sacramenti dell'Iniziazione cristiana concluda il percorso catechistico dei propri figli è simile - volendo proporre una metafora sportiva – ad un atleta che per quattro anni di preparazione si è allenato a far leva sui blocchi di partenza, ad indossare scarpette chiodate e tuta atletica, a saper respirare, a studiare le curve di una pista e poi … ha messo tutto da parte e ha iniziato a correre a piedi nudi. Dal 6 giugno, per i nostri fanciulli inizia una corsa molto speciale! |
a cura del GSO CASAZZA
LE VITTORIE DEGLI UNDER Grazie alle famiglie, agli allenatori, agli atleti. |
MERCOLEDI
2 GIUGNO
Iscriversi
in sacrestia
SABATO 29 MAGGIO
ORE 15.00
IN ORATORIO
con animazione musicale
dei ragazzi
sono
aperte le iscrizioni al GREST
presso l'Ufficio Parrocchiale
(orari)
La tecnica, il progresso, il digitale
non sono in grado di appagare le
vere esigenze delluomo, perché in lui ci sono aspettative più
profonde e vere.
Noi, molte volte, come la samaritana andiamo al pozzo per prendere acqua, ma
non ci accorgiamo che abbiamo bisogno di unaltra acqua, perché
la nostra sete è sete di sicurezza, di pace e di gioia.
Se vogliamo saziare queste aspettative dobbiamo incontrare il Cristo, che apparentemente
ci chiede, ma nella realtà ha solo lui un dono che ci realizza e ci dà
coraggio; la samaritana lo ha chiesto con fermezza dammi di questacqua
e il dono ci permette di entrare nel nostro profondo con verità,
una verità che non ci umilia, ma che ci libera e ci rende capaci di un
cammino nuovo.
Lo Spirito che abbiamo ricevuto dentro di noi è forza ed energia, è
coraggio e serenità, è vita nuova. Lasciamoci allora guidare,
consigliare, incoraggiare da questo Spirito, che è dentro di noi: non
solo troveremo la gioia, ma troveremo la capacità di coinvolgere, di
trascinare, di scuotere.
E Gesù continua ad essere presente, continua ad essere nostro cibo,
continua ad accompagnarci. LEucaristia che riceviamo ci fa essere innestati
in Cristo per dare, come il tralcio frutti duraturi di vita. E questa fusione
ci dà la capacità di realizzare il progetto di Dio ecco
faccio nuove tutte le cose. La novità deve nascere e Crescere dentro,
nellintimo di ogni persona.
Sette giorni ci separano dal grande avvenimento per la comunità, ricevere
lo Spirito che vi è dato in dono
questo è il mio corpo dato per voi.
Sono il segno che Dio ci ama, che Dio ha fiducia, che ha bisogno di noi per
il suo Regno, a noi tutti la voglia di dire con Maria, ecco sono la serva
del Signore.
La nostra vita, la nostra comunità, le nostre famiglie diventano segno
di speranza, diventano fucine di vita nuova, diventano creatrici di un mondo
nuovo.
Don Evandro
Da circa un mese il nostro quartiere ospita una presenza discreta, che per poco
tempo è passata quasi inosservata, ma ben presto è diventata un
elemento fondamentale della vita di Casazza.
Il cosiddetto punto acqua, iniziativa della Provincia di Brescia,
è ormai un vero polo di attrazione per quanti abitano nei dintorni di
via Casazza e porta con sé un grande carico di valori positivi, sui quali
sarebbe giusto fare una attenta riflessione.
Volutamente escludo da queste righe ogni considerazione politica e ogni riferimento
alla questione della lotta contro la privatizzazione dellacqua.
Mi permetto di fare solo un sommario elenco delle finalità che accompagnano
questa novità. Le fontanelle per la distribuzione di acqua pubblica gassata-naturale-refrigerata
nelle intenzioni propongo un positivo impatto economico, essendo
gratuite, dai costi ridotti per la collettività e un modo per ribadire
che lacqua di rubinetto è buona, testata e controllata.
Presentano un indiscutibile impatto ambientale, comportando un risparmio
di tonnellate di plastica ed il minor via vai di camion sulle strade; un interessante
impatto sociale, diventando stimolo per alcuni momenti di aggregazione.
Tuttavia, cè un aspetto che mi preme evidenziare, che va al di
là di quanto appare evidente ed è dato dalla struttura di cui
si compone il punto acqua: simile agli antichi abbeveratoi in pietra,
con inciso, a sinistra, lindicazione del Comune e, sulla destra, il profilo
della Madonna, accompagnato da due semplici parole Ave Maria.
A me sembra che quella goccia in cui è presente, in maniera
discreta, la Madre possa essere un piccolo segno molto importante. Lei è
lì, non chiede niente, non pubblicizza ditte o parti politiche, le hanno
ritagliato un angolino che può interrogare le coscienze. Come al banchetto
di Cana, è attenta alle esigenze umane, ma indica nel Figlio colui che
sa trasformare il più naturale degli elementi (la semplice acqua) in
qualcosa di inebriante e nuovo per la vita.
Vedere quellimmagine in quel luogo, apparentemente così distante
dalle cose di Dio, può far riflettere su come tutta la nostra
vita si svolga sempre sotto lo sguardo amorevole di chi ci ha creato, che
basta volerlo può rendere nuovo ogni istante, ogni
cellula del nostro corpo (non per niente fatto per il 70% di acqua).
Il mese di maggio è giunto al termine, ma cè un Ave
Maria, inciso su pietra che aspetta solo di essere inciso nel nostro cuore.
Carmine
Domenica
23 maggio, i bambini del Gruppo Nazaret sono stati i protagonisti del rito,
previsto dal Nuovo Piano di Iniziazione Cristiana, del rinnovo delle promesse
battesimali.
E stato un momento importante del cammino che stanno percorrendo questi
fanciulli, in quanto ha richiamato loro e ai rispettivi genitori la straordinaria
forza che il dono del battesimo immette nella vita di ciascun uomo.
Le conseguenze derivanti dallaver ricevuto quel sacramento sono così
ampie e talmente grandi da necessitare di approfondimento e meditazione nei
prossimi anni (e oserei dire per tutta la vita): solo un percorso
di esperienze e di vita nella Comunità permetterà loro di gustare
e mettere a frutto i doni ricevuti nel battesimo. Tuttavia, la frase che hanno
detto domenica, intingendo la mano nellacqua del fonte battesimale,
rappresenta il germe da cui scaturirà il loro profondo inserimento
nella vita di Cristo: Sono contento di essere stato battezzato nel nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
E una frase che dovremmo ripetere ogni mattino, che ci dovrebbe accompagnare
in ogni istante della nostra giornata, che ci potrebbe dare quella arma
in più che la vita da cristiano porta con sé.
Caratteristica importantissima del rito celebrato dal Gruppo Nazaret è
stata la partecipazione dei genitori, ormai co-protagonisti imprescindibili
del Cammino di Iniziazione moderno. Le esigenze di una nuova catechesi, che
parta dalla famiglia, è stata ben colta dalla Diocesi di Brescia con
la nuova impostazione del percorso di iniziazione. I genitori che hanno partecipato
al rito, infatti, hanno avuto la possibilità di prepararsi, durante
questanno, con incontri di confronto e riflessione sul significato che
laver ricevuto il battesimo porta con sé. Sono stati incontri
nei quali chi aveva messo in un cantuccio il suo battesimo ha potuto risvegliare
limportanza di quel primo incontro con Dio.
Lauspicio e limpegno della Comunità, per i prossimi anni,
è quello di continuare ad accompagnare il cammino dei fanciulli e delle
loro famiglie con altri momenti fondanti, che trasmettano il gusto di vivere
da cristiano come elemento pregnante della vita e non come mera tradizione
inquinata di religiosità.
la foto fatta alla Madonna della Stella
Carmine
a cura del GSO CASAZZA
UNDER 14 CALCIO E PALLAVOLO:2 squadre in parallelo
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